venerdì 16 ottobre 2009

Wait for Me

Ragazzi, non posso che fare i complimenti a Moby!
Lo apprezzo da molti anni ormai (a proposito: lo sapete che ha scelto questo nome d'arte perché suo bisnonno era proprio quel Melville di Moby Dick?). Anche se non mi piace tutto della sua produzione, posso comunque mettere tranquillamente 18 (del 2002) tra i miei album preferiti. L'ultimo disco, Wait for Me, uscito lo scorso giugno, ha visto un ritorno al Moby classico, più new age, che pop o disco. È un album sicuramente di non facile ascolto, ma davvero bello: ve lo consiglio!
Io l'ho acquistato appena uscito con molto piacere, in quanto, è un artista assolutamente contrario alla politica antipirateria delle major discografiche (tra l'altro è stato anche schieratissimo pro Obama fin dall'inizio!). Non a caso questo disco l'ha pubblicato con la sua nuova etichetta personale "Little Idiot" e ha regalato a tutti ben due singoli in download gratuito come mp3, puliti da qualsivoglia DRM!



Quando ho visto che avrebbe fatto un concerto a L.A. ho deciso di provare a vederlo live, anche perché avevo perso il suo concerto a Lucca questa estate per una manciata di giorni (era a fine luglio, proprio nei giorni in cui sono partito per gli USA!). Non potevo certo aspettarmi che suonasse per poco più di un'oretta come fanno molti, ma non pensavo che ci tenesse così tanto al suo pubblico da fare un concerto così lungo: quasi due ore e mezza!!! Incredibile! Alternandosi al canto con una bravissima cantante di colore e un'altra giovane promessa (che l'ha accompagnato nei brani dell'ultimo album), è andato avanti per tutto questo tempo, passando dalla chitarra, ai tamburi, alla tastiera, con una buona padronanza di tutti, ma soprattutto con una energia pazzesca! Il concerto ha svariato continuamente tra i molti generi che tocca Moby: ci ha regalato quindi brani melodici new age, soprattutto dall'ultimo album; non è mancata una bella carrellata dei grandi classici (da Porcelain a Extreme Ways); ma la cosa più incredibile sono state le due lunghissime sessioni di disco pura (ha citato anche il suo status di "former rave man"): un ritmo davvero tutto da ballare! Peccato solo per il pubblico, decisamente freddino e poco coinvolto. In effetti ieri sera l'età media era piuttosto elevata (ben sopra i quaranta!) ma in generale, in tutti i concerti che ho visto fino ad ora ho notato un coinvolgimento molto inferiore del pubblico rispetto ai nostri. Chissà come mai?



Comunque nell'ultima parte il ritmo era così travolgente che si sono sciolti tutti! Bravo Moby che è riuscito in quest'impresa! Insomma, in conclusione non mi resta che fare i complimenti a Moby e al suo gruppo per il lunghissimo concerto! Alla prossima occasione. Non mancherò di sicuro!

In conclusione, vi lascio ai due video tratti dall'album. Il primo è forse il brano più bello del disco. Si chiama Mistake:



Il secondo, invece, è un brano strumentale che ha visto una collaborazione con il mitico David Lynch. Si chiama Shot in the Back of the Head e lo trovate qui (non si può incorporare nei blog, mannaggia!).

2 commenti:

  1. Secondo me il suo disco migliore è Play!

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  2. Sì, in effetti! Sono quasi allo stesso livello, ma, forse più per motivi affettivi (è stato il primo disco suo che ho preso!) sento 18 appena più sopra!

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