Recentemente è uscito l'ultimo album di Battiato, Inneres Auge - Il Tutto è Più della Somma delle Sue Parti. E' un album piuttosto particolare, in quanto vi si trovano tutte le anime dell'ultimo Battiato: vi si trovano accanto, infatti, alcuni brani nuovi, tra cui la title track Inneres Auge che riporta un duro attacco contro la classe politica italiana e una nuova serie di cover. La novità, però, in questo caso, è la riscoperta dei brani dello stesso Battiato: tranne No Time No Space e Un'altra Vita, infatti, le cover proposte sono tutti brani poco noti del grande autore tra cui la mia canzone più amata (in generale): La Quiete dopo un Addio (vi ricordate? Ne parlai in uno dei post del blog a cui sono più affezionato).
In questa pagina di Wikipedia è possibile trovare un elenco dettagliato che qui vi riporto:
In questa pagina di Wikipedia è possibile trovare un elenco dettagliato che qui vi riporto:
- Inneres Auge
- Un'altra vita (la prima versione del brano fu pubblicata in Orizzonti perduti)
- Inverno (cover di Fabrizio De André)
- No time no space (la prima versione fu pubblicata nel cd Mondi lontanissimi)
- L'incantesimo (la prima versione fu pubblicata nel cd singolo Il Ballo del Potere e mai inserita in un album)
- Haiku (la prima versione fu pubblicata in Caffè de la Paix)
- La quiete dopo un addio (la prima versione fu pubblicata in Ferro battuto)
- Stage door (la prima versione fu pubblicata nel cd singolo Shock In My Town e mai inserita in un album)
- Tibet (facente parte dell'album Fleurs 2, ma disponibile precedentemente solo su iTunes)
- 'U cuntu
Ebbene, sono rimasto davvero stupito, data la mia grande conoscenza dell'autore, nello scoprire che ben due brani (L'incantesimo e Stage Door) non li avevo mai sentiti! Sono infatti usciti nei CD di due dei singoli estratti da Gommalacca (quando ancora i singoli erano importanti) e da allora mai pubblicati. Sono entrambi molto belli (non a caso Gommalacca è uno dei miei album preferiti di Battiato), ma in particolare Stage Door è bellissima, sia come musica, che, sopratutto come testo. Vi riporto qui entrambe:
Mi sembra di viaggiare
in zone rarefatte del pensiero,
dove si affina la mia disposizione a vivere
che si inebria di stili e discipline.
In un insieme
irridente di parche voglie,
celebro il mio vanto i miei sensi la mia unicità.
Furono giorni di stanchezza assurda e depressiva,
di una totale mancanza di lucidità.
Quando ti chiedi in qualche letto sconosciuto,
che cosa hai fatto e perchè vivi in tanta estraneità.
Sapessi che dolore l'esistenza
che vede nero dove nero non ce n'è.
Il fatto è che non posso più tornare indietro
che non riesco a vivere con te né senza di te,
credimi.
Ma io vorrei essere un'aquila
vedere il piano del mondo che inclina verso di noi
e le leggi che si inchinano
lanciarmi a inseguire il tuo deserto
e i poteri solenni
e le porte dorate
cominciare di nuovo il viaggio.
Nessun commento:
Posta un commento