Qui vi riporto un breve passaggio:
La confusa, incerta situazione che regnava al passaggio della Bornholmer Strasse, dove si aprì la prima falla nel Muro berlinese, rifletteva quella del regime comunista tedesco, e in generale dell'intero impero sovietico in decomposizione. Quel giorno, quella sera, Berlino, più in particolare la Bornholmer Strasse, era il punto nevralgico di un sistema che sembrava destinato a durare secoli e che invece stava crollando. Non in seguito a una guerra perduta. Ma per la sua stessa natura. Il comunismo reale moriva di comunismo. Crollava con il Muro che aveva costruito. E cosi finiva, in anticipo sul calendario gregoriano, anche il secolo delle ideologie (il secolo breve) cominciato con la Grande guerra, nel 1914, e poi proseguito con tragici, storici colpi di scena: il naufragio sanguinoso della Russia zarista, l'avvento dei Soviet, il crollo dell'impero tedesco, la marcia su Roma, l'incendio del Reichstag, Auschwitz, il bunker-tomba di Hitler, il gulag, la guerra fredda, l'Europa divisa. All'improvviso, nel 1989, si è afflosciato come un fondale di cartapesta il simbolo concreto di quella divisione, ossia della sfida tra le opposte concezioni del mondo emerse nel '900.
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