giovedì 30 ottobre 2008

Numeri Primi e Solitudine


Finalmente ho letto anch'io il caso editoriale degli ultimi mesi: La Solitudine dei Numeri Primi, opera prima di Paolo Giordano. Devo ammettere, in effetti, che Elisa mi aveva parlato di questo testo ben prima del mega successo estivo e da subito mi ero incuriosito sulla storia: è possibile che due persone sviluppino un rapporto tra sé come quello tra due numeri primi gemelli, due numeri primi consecutivi divisi solo da un numero pari? Per quanto sentano la vicinanza l'uno dell'altro, non potranno arrivare mai a toccarsi, per la loro stessa natura.
Questa immagine, così scientifica nella sua definizione, ma così piena di malinconica poesia, è davvero bellissima. La storia parte e torna a questo, mostrando le vicende di Alice e Mattia, dalla loro infanzia, nella quale entrambi subiscono un terribile trauma, fino all'età adulta, dove sconteranno tutte le conseguenze di questi eventi. Sono dunque due numeri primi, appunto, sempre vicinissimi, ma mai in grado di toccarsi veramente. Una storia davvero triste, ma così terribilmente reale e viva, grazie ai dettagli della vita di tutti i giorni, raccontati così bene durante lo sviluppo della storia.
Non voglio aggiungere altro per non rovinarvi la lettura del libro che vi consiglio vivamente. Per una volta, infatti, si può dire che non è giunto in testa alle classifiche di vendita per la pubblicità (anche se non è che non si sia vista, questo va detto), ma davvero perché è un ottimo lavoro di uno scrittore esordiente, che merita davvero tutto il successo che ha avuto.


La Solitudine dei Numeri Primi

di Paolo Giordano

2008, Mondadori

Voto: 5/5

martedì 28 ottobre 2008

Censura e futuro

Leggetevi questo interessantissimo articolo di Punto Informatico: è stato recentemente pubblicato un add-on per Mozilla Firefox che permette di vivere sul proprio browser gli effetti della censura cinese. Basta infatti avere un IP cinese per vedere una miriade di buchi e blocchi nella rete che, a quanto sembra, il mondo occidentale ha accettato di porre, pur di non risultare "sgraditi" alla nuova potenza economica. Così non si può trovare nulla su Tienanmen, il Tibet libero o la semplice definizione di democrazia che non sia stata approvata dal regime. In Cina, quando ci si imbatte in una pagina vietata si viene sconnessi per alcuni minuti, tanto per chiarire l'errore fatto! E' davvero uno scandalo che il mondo occidentale accetti tutto questo! Ma di cosa ci lamentiamo! Alle Olimpiadi ci sono andati comunque tutti i capi di stato: oggi la Cina è davvero troppo potente per essere osteggiata da qualcuno. Speriamo solo che questa crisi globale non ci renda ancora più deboli verso di loro. Scendere troppo a patti con la propria coscienza è davvero una prima sconfitta per le nostre democrazie occidentali. Più che mai adesso ci dobbiamo ricordare che l'altra grande recessione dell'era moderna, quella degli anni '30, portò ai più terribili regimi autoritari della storia moderna: dovremo vigilare perché quello cinese non diventi il modello del mondo futuro!

lunedì 27 ottobre 2008

Followers di rkp blog, unitevi!

Lettori dell'rkp blog, fatevi avanti (se volete)! Riporto questo post di Marco:

Blogger followers
Il team di Blogger ha introdotto anche nella versione italiana il widget che da la possibilità di
mostrare i lettori del proprio blog (l'ho appena aggiunto in basso nella colonna di destra). Per comparire fra i lettori di altreparole, vi basterà quindi cliccare su "Segui questo blog".

Capito? Anch'io l'ho aggiunto, subito dopo il riassunto degli ultimi commenti. Adesso non vi resta che battere un colpo e segnarvi per comparire anche voi fra i lettori del mio blog!

Il Principe sembra un po' più interessante


Dopo la brutta notizia, per noi fan potteriani, del rinvio a luglio 2009 del prossimo capitolo cinematografico della saga, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, è sceso un silenzio prolungato davvero strano per produzioni che, come queste, vedono decine di siti in tutte le lingue dedicati solo a rumor e spoiler.

Tutto questo non faceva preagire nulla di buono per questo film. A conferma di ciò, sono usciti alcuni spoiler che riportano differenze importanti dal libro anche in punti cruciali della storia (le trovate qui, ma leggetele solo se avete già letto i libri, mi raccomando!). E' naturalmente maturato il pensiero che la Warner stia sfruttando la gallina dalle uova d'oro, investendovi il meno possibile, certa dei ritorni economici garantiti! Come si spiega, ad esempio, la decisione di lasciare una saga così bella e importante in mano a David Yates, regista di provenienza televisiva, che ha già diretto il quinto film con risultati davvero pessimi (è quello che mi è piaciuto meno!)? Non solo. A quanto sembra, infatti, si è già deciso anche che Yates dirigerà pure l'ultimo film (diviso in due parti) e ci possiamo dunque scordare il ritorno di Cuaron (ottimo nel terzo capitolo) o Del Toro (ormai pienamente dedicato a Lo Hobbit con Jackson).

Oggi, però, è uscito il nuovo teaser trailer del Principe Mezzosangue ed è bastata una visione per farmi tornare una voglia enorme di vedere il film. Forse il ritorno dello sceneggiatore dei primi 4 film (Steve Kloves, assente nel deludente quinto) riuscirà a produrre ugualmente un film spettacolare e mi è tornata anche la speranza che, per l'ultimo capitolo, sia possibile ottenere un film, se non memorabile, che almeno si possa avvicinare a quella storia così avvincente che abbiamo letto nel testo della Rowling! Staremo a vedere! Io intanto chiedo a gran voce il ritorno di un compositore decente (anche per questo compito nel quinto film si era scelto uno sconosciuto!): John Williams, che nel primo e nel terzo film, ci ha regalato delle note davvero bellissime, ma anche il buon Patrick Doyle del quarto capitolo)!


mercoledì 22 ottobre 2008

Forze dell'Ordine contro le Occupazioni

Sembra impossibile, ma è quello che ha detto oggi Berlusconi in una conferenza stampa, in cui, per l'ennesima volta, non si è deciso nemmeno di provare a sentire le ragioni della protesta, ma di continuare a procedere come un rullo compressore verso l'approvazione dei decreti sull'istruzione e l'università.
A questo punto, speriamo davvero che non partano gli ordini. Non hanno imparato la lezione di Genova? Intervenire sulla folla può solo causare tragedie irrimediabili, che rendono del tutto. Addirittura anche i giovani di AN si sono detti contro questa posizione (qui)!
Speriamo, piuttosto, che, nonostante il sempre più forte arroccamento del governo, possa partire in extremis un vero dialogo con il mondo universitario, come auspicato anche nella lettera del Presidente Napolitano, inviata oggi a tutti gli studenti, ricercatori e docenti universitari. Aspettando nuovi sviluppi, intanto oggi la Hack ha fatto lezione in Piazza Signoria. Questa iniziativa, che ormai si ripete da diversi giorni qui a Firenze, mi sembra una protesta civile e davvero tra le più riuscite. Peccato che, tra tesi ed esami, non abbia trovato ancora il tempo di parteciparvi.

martedì 21 ottobre 2008

Wall-E


Premetto che sono da sempre un grandissimo fan della Pixar. Ho amato moltissimo, da piccolo (ma anche adesso, quando capita di rivederli), i Grandi Classici della Disney, da Peter Pan al Re Leone, e sono felicissimo che, alla fine, le due aziende si siano fuse. Sono infatti convinto che la Pixar rappresenti davvero l'unico vero erede nel panorama dell'animazione hollywoodiana, di questa età dell'oro della Disney (chiusa a metà anni novanta). Basta vedere i grandi successi di animazione 3D degli ultimi anni: ormai sono quasi tutti parodie di altri film (fatte benissimo, talvolta, come Shrek). Gli unici che raccontano ancora fiabe vere sono proprio i ragazzi della Pixar e lo fanno in modo intelligente, avendo abbandonato la tipica ingenuità dei Grandi Classici Disney, ma riuscendo sempre a costruire storie davvero splendide. Tutto questo senza mai dimenticare l'importanza del mezzo informatico: la tecnica di animazione utilizzata è sempre all'avanguardia ed ogni film rappresenta una pietra miliare in questo campo.
Insomma, quando sono andato a vedere Wall-E, ieri sera, mi aspettavo un grande film (visto anche che in tutto il resto del mondo è uscito a giugno e, per una volta, non ho letto una sola recensione che non lo giudicasse almeno buono, se non ottimo). Ora che finalmente l'ho potuto vedere di persona, devo dire che avevano assolutamente ragione: questo film è un vero capolavoro e, certamente, può entrare di diritto nell'olimpo dell'animazione.

La storia utilizza molti elementi della Sci-Fi classica: robot che sviluppano una propria personalità, diventando di fatto umani, la distruzione, da parte della razza umana, dell'ecosistema terrestre a causa dalla produzione indiscriminata di rifiuti, la degenerazione del consumismo moderno in una società completamente apatica in cui l'uomo ha perso ogni aspirazione, e, servito in tutto da robot (anche per camminare!), ha accettato semplicemente di sopravvivere. Non mancano anche citazioni più o meno esplicite (su tutte 2001 Odissea nello Spazio), ma tutti questi elementi sono comunque presentati in un cocktail davvero fresco e emozionante.

I robot sono semplicemente splendidi e Wall-E, in particolare (che deve certamente molto a Johnny 5 di Corto Circuito, altro cult della mia infanzia), è uno dei personaggi più dolci e teneri che abbia mai visto in un film. La sua storia d'amore con Eve non è stereotipata e scontata, ma davvero ben costruita. Inoltre, l'introduzione della satira, una vera novità per la Pixar (anche se alcuni elementi erano presenti sia ne Gli Incredibili che in Ratatouille), permette anche a noi, spettatori più grandicelli, di godere appieno di questo film. Come non si possono rivedere gli Stati Uniti attuali, facendo un paragone diretto fra il reale e sempre più imperante Wal-Mart e il marchio B'n'L del film? Quest'ultimo, in questa realtà, è diventato così potente da sostituire ogni tipo di concorrenza (persino il Presidente degli Stati Uniti è lo stesso presidente dell'azienda...) e, di fatto, ogni bisogno dell'uomo viene deciso dal computer centrale della B'n'L (vestiario, cibo, ...).

Insomma un film dalle mille sfaccettature davvero imperdibile che, ancora una volta, conferma la leadership della Pixar nell'animazione 3D. Non resta che sperare che questo stato di grazia, che continua ormai ininterrotto da 15 anni, continui sempre più a lungo e che ne possa trarre beneficio anche la nuova Disney, che si appresta a tornare all'animazione tradizionale (a mio parere altrettanto bella di quella 3D imposta ormai come standard)!

Vorrei aggiungere altre due cose: non perdetevi i titoli di coda, che sono davvero unici (leggete qui) e, se avete (ancora!) voglia di una recensione un po' più tecnica, vi consiglio di leggervi quella di fantascienza.com (qui).


Wall-E
(id.)

Regia: Andrew Stanton
Durata: 97 minuti

Voto: 5/5

Vattene Air France!

Finalmente è tornato lo show di uno dei migliori comici del panorama italiano: Maurizio Crozza (su La7 la domenica sera alle 21.30). Fra le sue divertentissime gag, come sempre, tornano pure le canzoni modificate. Questa volta abbiamo un duetto con Mietta: Vattene Air France. Troppo bello!

domenica 19 ottobre 2008

Appello per l'Università

In questi giorni stiamo osservando vastissime proteste contro il ministro Maria Stella Gelmini e le sue riforme, avallate dal ministro Tremonti e dal governo di centro-destra. In realtà si sta parlando di due provvedimenti diversi: uno che riguarda la scuola italiana, che sta passando ora a suon di voti di fiducia in parlamento, ed uno sull'università, il decreto 133, che si appresta ad essere approvato in maniera analoga, senza che si sia nemmeno intavolato un dialogo con le due parti in causa: il mondo della scuola e dell'università.

Parlando in particolare di quest'ultimo, che, essendo nell'ambiente universitario, mi trova certamente più informato, piuttosto che riassumete tutto di persona, preferisco riportarvi questo articolo pubblicato su Nature. Il nostro presidente del consiglio potrebbe certamente dire che è l'ennesimo giornale fazioso di sinistra, ma, in realtà, questo è il Giornale per eccellenza della scienza mondiale, pubblicato negli Stati Uniti. Trovo che l'articolo sia sufficientemente graffiante e piuttosto chiaro su quale sia la situazione attuale (ho sottolineato in grassetto alcune parti più rilevanti):

Editorial
Nature 455, 835-836 (16 October 2008)

doi:10.1038/455835b; Published online 15 October 2008

Cut-throat savings

In an attempt to boost its struggling economy, Italy's government is focusing on easy, but unwise, targets.


It is a dark and angry time for scientists in Italy, faced as they are with a government acting out its own peculiar cost-cutting philosophy. Last week, tens of thousands of researchers took to the streets to register their opposition to a proposed bill designed to control civil-service spending (see
page 840). If passed, as expected, the bill would dispose of nearly 2,000 temporary research staff, who are the backbone of the country's grossly understaffed research institutions — and about half of whom had already been selected for permanent jobs.

Even as the scientists were marching, Silvio Berlusconi's centre-right government, which took office in May, decreed that the budgets of both universities and research could be used as funds to shore up Italy's banks and credit institutes. This is not the first time that Berlusconi has targeted universities. In August, he signed a decree that cut university budgets by 10% and allowed only one in five of any vacant academic positions to be filled. It also allowed universities to convert into private foundations to bring in additional income. Given the current climate, university rectors believe that the latter step will be used to justify further budget cuts, and that it will eventually compel them to drop courses that have little commercial value, such as the classics, or even basic sciences. As that bombshell hit at the beginning of the summer holidays, the implications have only just been fully recognized — too late, as the decree is now being transformed into law.

Meanwhile, the government's minister for education, universities and research, Mariastella Gelmini, has remained silent on all issues related to her ministry except secondary schools, and has allowed major and destructive governmental decisions to be carried through without raising objection. She has refused to meet with scientists and academics to hear their concerns, or explain to them the policies that seem to require their sacrifice. And she has failed to delegate an undersecretary to handle these issues in her place.

Scientific organizations affected by the civil-service bill have instead been received by the bill's designer, Renato Brunetta, minister of public administration and innovation. Brunetta maintains that little can be done to stop or change the bill — even though it is still being discussed in committees, and has yet to be voted on by both chambers. In a newspaper interview, Brunetta also likened researchers to capitani di ventura, or Renaissance mercenary adventurers, saying that to give them permanent jobs would be "a little like killing them". This misrepresents an issue that researchers have explained to him — that any country's scientific base requires a healthy ratio of permanent to temporary staff, with the latter (such as postdocs) circulating between solid, well equipped, permanent research labs. In Italy, scientists tried to tell Brunetta, this ratio has become very unhealthy.

The Berlusconi government may feel that draconian budget measures are necessary, but its attacks on Italy's research base are unwise and short-sighted. The government has treated research as just another expense to be cut, when in fact it is better seen as an investment in building a twenty-first-century knowledge economy. Indeed, Italy has already embraced this concept by signing up to the European Union's 2000 Lisbon agenda, in which member states pledged to raise their research and development (R&D) budgets to 3% of their gross domestic product. Italy, a G8 country, has one of the lowest R&D expenditures in that group — at barely 1.1%, less than half that of comparable countries such as France and Germany.
The government needs to consider more than short-term gains brought about through a system of decrees made easy by compliant ministers. If it wants to prepare a realistic future for Italy, as it should, it should not idly reference the distant past, but understand how research works in Europe in the present.


Queste sono tutte cose che ho spiegato a quelli con cui ho avuto modo di parlare in questi giorni di questa situazione e mi fa (tristemente!) piacere vedere come sia il punto di vista condiviso da tutta la comunità scientifica mondiale: ci stiamo facendo del male da noi stessi. La ricerca non è una semplice voce costi da tagliare a piacimento in caso di necessità: è la base per la ricchezza di un paese e del suo mantenimento fra quelli più industrializzati del mondo. Non mi stancherò mai di far notare come il famoso prestito ponte di Alitalia, che le ha permesso di bruciare altri 300 milioni di euro per la sopravvivenza della compagnia di bandiera fino a settembre, sono stati presi direttamente dai finanziamenti al ministero dell'innovazione. E questo è solo l'esempio più recente: a Natale ci fu lo sciopero dei trasportatori su strada che videro paralizzare l'Italia. In extremis si trovarono 30 milioni di euro per la categoria che, come sempre, vennero tolti dai finanziamenti alla ricerca previsti nella finanziaria! Questa storia deve finire, altrimenti sì che il nostro paese non potrà sollevarsi dal lento declino in cui è sceso! Vorrei far notare come questi episodi si riferiscano a due diversi governi (Prodi e Berlusconi), a dimostrare che, su questo aspetto, la totale miopia della classe politica è trasversale a tutti gli schieramenti!

A Firenze sono state prese molte azioni di protesta: occupazioni, lezioni in piazza, manifestazioni, ... Tutte davvero molto importanti, anche se spesso rimaste come grida nel vuoto, inascoltate da tutti. Francamente trovo davvero assurde le frasi del ministro Brunetta sui ricercatori (che dovrebbero essere sempre precari per poter essere menti libere). Sembra siano ispirate a quei film in cui lo scienziato deve costruire qualcosa per i cattivi di turno per essere liberato e, solo perchè minacciato, riesce a farlo in pochissimo tempo... forse hanno davvero visto troppi film!

Adesso finalmente la Facoltà di Scienze MFN si è unita per chiedere al Rettore di portare questo messaggio condiviso da professori e studenti alla CRUI (la Conferenza dei Rettori), unica in grado di farsi sentire dal governo, nella speranza di essere ascoltati quantomeno per migliorare la legge in esame. Chissà se saranno disposti a sentire qualcuno. Per spingere il rettore a procedere è stata aperta una petizione on-line che ha quasi raggiunto 1000 firme. Vi chiedo di firmare tutti, studenti e semplici lettori di questo blog:


Infine, per chi volesse sentire un approfondimento dell'ottima Repubblica Radio TV, vi rimando alla seguente Tavola Rotonda di venerdì scorso:
http://tv.repubblica.it/palinsesto/2008-10-17/6997

Cercherò di tenervi aggiornati su eventuali sviluppi della vicenda. Speriamo che, per una volta, la nostra classe politica riesca a sorprenderci tutti!

venerdì 17 ottobre 2008

Viva gli Abba!

Ma sapete che gli Abba sono proprio forti?
L'altra settimana ho visto Mamma Mia al cinema. Subito dopo ho scaricato la colonna sonora e, dopo alcuni ascolti, sono sempre più convinto che la loro musica sia semplicemente irresistibile: è davvero allegra ed invita a ballare anche se si ascolta da soli in macchina! Mi rendo conto che li scopro un po' tardi, ma... meglio ora che mai. Se siete scettici, dategli anche voi una chance! Poi mi dite cosa ne pensate!

mercoledì 15 ottobre 2008

Anche il blog passa a 2.0!

Se, navigando in questo blog, date un'occhiata alla barra laterale, avrete notato come sono cambiati spesso i widget aggiunti. La maggior parte di questi sono semplice chicche, messi semplicemente come curiosità (come le minirecensioni di cinema o il countdown al prossimo grande evento), tuttavia, grazie al mitico Draft e ai consigli del disponibilissimo Marco (grazie mille!), negli ultimi giorni ho aggiunto alcuni elementi che ritengo possano essere davvero utili a voi naviganti (e anche a me!).





Si comincia con il link a FeedBurner (in verde) tramite il quale vi potete iscrivere con facilità al feed RSS e leggere rapidamente ogni mio nuovo post tramite il vostro aggregatore preferito (leggete qui se non sapete di cosa parlo) .

La ricerca dei post vecchi può essere molto lunga, ma da oggi ci sono due strumenti molto utili: la ricerca rapida con Google (in rosso), che vi mostra i risultati specifici per questo blog subito sotto il titolo, e la "Nuvola delle Etichette" (in arancione), uno strumento davvero carino, che permette in un colpo d'occhio di vedere tutte le etichette dei post ed il loro "peso specifico" tra tutti gli argomenti trattati fino ad ora. Potete naturalmente selezionare le singole etichette e leggervi tutti i post corrispondenti.



Spesso i commenti restano completamente seppelliti all'interno dei post, soprattutto quando sono aggiunti a quelli non recentissimi. Fra i widget laterali ho aggiunto un feed con gli ultimi commenti su tutti i post (in blu), che permette di vederli nell'ordine nel quale sono stati lasciati dagli utenti.



Tutti questi cambiamenti mi hanno portato a pensare che il blog possa ormai essere considerato alla versione 2.0 (indicato in giallo, come ultimo widget). D'ora in poi, inoltre, quando aggiornerò qualche widget nella barra laterale (anche un semplice nuovo sondaggio), avanzerò di un gradino nella versione (oltre che a riportare la data dell'ultimo aggiornamento) in modo da far sapere, ancora una volta con un veloce "colpo d'occhio", se ci sono aggiornamenti da cercare nella barra dei widget. Vorrei precisare che questa idea viene dalla mia rivista di videogiochi, preferita, The Games Machine (sito web qui) e la trovo davvero carina e utile.

Archiviati questi succosi aggiornamenti, rubo ancora un po' di spazio per parlare dei sondaggi. Quello sulla Fiera ha mostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, che, tranne minime "sacche di resistenza", l'evento per eccellenza di Scandicci è ormai accettato da tutti. Molti, addirittura, la aspettano con piacere, come un appuntamento stagionale dal sapore particolare.





In chiusura, come sempre, l'introduzione al nuovo sondaggio: vi avevo già parlato qui dell'ascesa di Facebook. Sono passati altri due mesi e il fenomeno è ancora sempre più crescente: quasi tutti i miei amici si sono iscritti e, in molti, siamo, ... diciamo piuttosto attivi nell'aggiornare le pagine. Allora vi chiedo di venire allo scoperto in questo sondaggio: qual'è il vostro rapporto con il social network del millennio? Fra due settimane avremo la risposta. Votate, votate, votate!

A Christmas Story


Siamo negli Stati Uniti nel 2176. In questo breve racconto di fantascienza, il futuro dell'umanità che viene dipinto è davvero triste: la nostra società moderna è implosa su stessa e, una volta finito il petrolio, c'è stata una regressione ad una società industriale analoga a quella di inizio ottocento, dove sopravvivono solo alcune grandi città, mentre, nelle terre interne, si è tornati a villaggi agricoli con scarse comodità, spesso vicino ai ruderi di città di asfalto e cemento, ormai abbandonate e saccheggiate in lungo e in largo alla ricerca di oggetti utili. Il ritorno a questo tipo di società ha comportato la perdita di gran parte delle libertà civili, formalmente ancora presenti, e ad una sorta di potere teocratico, detenuto dalla Chiesa del Dominio.

La storia ci racconta di due ragazzi : Julian Comstock, nipote del Presidente ed esiliato come un pericoloso pretendente alla carica, e Adam, un umile stalliere che diventa amico di Julian e da questo viene informato, tramite antichi libri consunti dal tempo e gelosamente conservati, di eresie come il darwinismo, il DNA e la stessa esplorazione dello spazio da parte del genere umano.

La lettura è stata davvero interessante e mi ha completamente catturato, anche nelle parti d'azione. Tuttavia, a differenza di altri racconti brevi, dove il finale generalmente è brillante e lascia capire quali potrebbero essere gli sviluppi della storia, in questo caso non si ha nulla di tutto questo. Sembra quasi che si venga rimandati ad una puntata successiva, che, però, forse non verrà mai pubblicata. Il giudizio, di conseguenza, resta un po' a metà. Molto suggestiva l'ambientazione e lo sviluppo della storia, ma davvero deludente il finale "con l'accetta"!

Un ultimo appunto lo vorrei fare al titolo italiano del libro. Come purtroppo capita in molti casi, è molto diverso dall'originale inglese, ma non vi rende assolutamente giustizia. Sarebbe stato molto più calzante la traduzione letterale, piena di significato (il perché lo può capire chi leggerà questo libro!): Un Racconto di Natale.


Julian L'eretico
(A Christmas Story)

di Robert Charles Wilson

2008, Delos Books

Voto: 3/5

domenica 12 ottobre 2008

Fiera di Scandicci




E così anche per quest'anno la fiera è passata! L'aspettiamo esattamente tra dodici mesi, sempre in questo periodo, in cui arrivano i primi temporali e inizia davvero l'autunno. Complimenti comunque al nostro comune, che, anche stavolta, ci ha regalato una bella manifestazione!

giovedì 9 ottobre 2008

Nobel per la Chimica alla GFP

Struttura 3D della GFP. Foto presa dalla mia relazione di laboratorio di chimica bioinorganica!

Quest'anno il Nobel per la chimica è andato a Shimomura, Chalfie e Tsien per "per la scoperta e lo sviluppo della proteina fluorescente verde GFP" (notizia sul Le Scienze qui).
Oltre ad essere contento perché, come accaduto spesso negli ultimi anni, il premio è stato dato al mio settore di studio di chimica delle molecole biologiche, quest'anno sono particolarmente felice perché ho potuto sperimentare personalmente l'utilità della GFP nei laboratori didattici della specialistica. Questa piccola proteina, infatti, può essere utilizzata in modo molto versatile per la determinazione delle proteine più sfuggenti: basta aggiungerla come tag ("etichetta") e diventano perfettamente individuabili all'interno delle cellule, permettendo un loro studio molto più semplice. Essendo un piccolo tag, si può successivamente rimuoverlo con la stessa facilità, riottenendo la proteina iniziale senza alcuna differenza. Un piccolo strumento davvero utile al mondo delle scienze della vita!

lunedì 6 ottobre 2008

La Fiera e gli Hobby


Eccoci qua ad un nuovo aggiornamento post-sondaggio. Questa volta avete davvero risposto in tanti e mi fa proprio piacere. La maggior parte, come era lecito aspettarsi, spera che in questa nuova stagione invernale sia possibile iniziare qualche nuova attività. Ora settembre è finito e non resta che vedere se effettivamente si comincia qualcosa di nuova. Io ho dovuto (ancora!) rinviare il mio "contatto" con la musica, ma (incrociamo le dita!) sembra che il progetto volley stia andando davvero in porto. Quando sarà tutto ufficiale, non mancherò di farvelo sapere.

Siamo arrivati ad inizio ottobre e, per noi "scandiccesi", questo è un periodo speciale: quello della Fiera di Scandicci! E' sempre uguale ogni anno, ma in realtà cambia sempre. Per noi è il modo di ritrovare amici persi di vista da anni e stare tutti insieme nella nostra città troppo spesso sbeffeggiata come semplice periferia di Firenze. Secondo me è nettamente superiore alle sagre dei vari paesi dei dintorni e assimilabile più ad una mostra dell'artigianato/gastronomica/arredamendo naturalmente più piccola di quelle che si vedono a Firenze, ma, a differenza di queste, assolutamente gratuita (e questo non è poco!). Se non ci siete mai stati vi consiglio davvero un giro! Potete leggere una descrizione in questo post del mitico blog di Nelli su Firenze, dove trovate pure alcune foto. Per quest'anno mi sono ripromesso di farne qualcuna anch'io, poi le metterò sui soliti canali.

E qui sorge la nuova domanda del sondaggio: e voi? So che molti lettori sono dell'aria fiorentina (o sono stati da queste parti), quindi per una volta facciamo una domanda un po' più provinciale: siete esasperati dalla Fiera o, come me, ogni anno siete comunque contenti quando arriva? Ne riparliamo a fine settimana!

mercoledì 1 ottobre 2008

Google ci regala un viaggio nel tempo!

Davvero incredibile! Pochi giorni fa vi avevo parlato (qui) del decennale di Google, che si festeggia in questi giorni. Oggi una nuova sorpresa per tutti noi (fonte: corriere.it): hanno (ri)messo on-line il loro archivio più antico conservato, datato 2001. Questo contiene la chache di tutto il web "censito" nel corso del 2001, in pratica una memoria storica del web. Che cosa strana! Basta fare un paio di ricerche di prova per vedere chiaramente come il mondo di internet sia davvero cambiato in questi 7 anni!
Non so se resterà molto on-line, comunque potete trovare questa istantanea del passato all'indirizzo: http://www.google.com/search2001.html. Secondo me una prova di ricerca vi merita farla: è davvero un viaggio nel tempo!
Nota per chi volesse fare la ricerca e non ha mai usato le copie cache (unica parte conservata): dopo la ricerca non dovete cliccare sul link (quasi sempre ormai "morto", ma sul testo piccolo scritto sotto "View old version on the Internet Archive". Buona navigata nel passato!