martedì 30 settembre 2008

Viva la vita degli innamorati in giappone!




Ragazzi, che serata! Ammetto che non ho una grande esperienza di concerti (anche se nell'ultimo anno ho recuperato un bel po'!), ma, a mio parere, quello che ieri sera ho vissuto con Alberto e Serena (il nostro mitico trio di fan!) a Bologna è stato uno spettacolo assoluto! Avevo avuto modo di ascoltare un paio di live dei Coldplay e avevo capito che per loro questi rappresentano davvero l'occasione per dare ai fan un prodotto unico, per molti versi superiore all'album stesso (a tal proposito vi consiglio di reperire il mitico concerto Austin Limits del 2005). L'impatto comunque è stato davvero incredibile: scenografie fantastiche e indimenticabili, con giochi di luce e laser, sfondi che cambiano continuamente, la band (e Chris Martin in particolare) che si sposta di continuo in punti diversi del palazzetto, dove cambia completamente il proprio stile passando dal techno-remix, come per Talk, al semiacustico di The Scientist, al pianoforte solo di Chris Martin in The Hardest Part! I momenti più belli sono stati tre: Clocks, arrivata all'inizio, ma davvero travolgente, Viva la Vida, che abbiamo cantato e ballato tutti assieme proprio come un "inno alla gioia" e la meravigliosa Lovers in Japan, durante la quale ci hanno regalato un momento unico: una pioggia di farfalle di carta velina che ci ha sommerso ed emozionato!

Insomma davvero una bellissima esperienza. Ieri si vociferava di un loro concerto a San Siro nella prossima estate (sarebbe il primo!): se davvero lo faranno non potrò davvero mancare!
Se volete saperne di più vi rimando alle mie foto su Flickr e ai filmati su YouTube (mi scuso fin da ora per la scarsa qualità dell'audio, ma i bassi la mia compatta proprio non li regge!). Ora vi lascio ad una recensione di Andrea Baglieri su fullsong.it:

I Coldplay al Palamalaguti di Bologna: cronaca di una serata speciale
Successo di pubblico e grandiosa partecipazione per la prima data italiana del Viva la Vida Tour.

I Coldplay sono tornati in Italia, ancora più sorprendenti ed esplosivi di tre anni fa. Nel novembre 2005 chi scrive ha assistito personalmente al loro concerto al Forum di Assago e, complice la discreta vicinanza al palco, si è potuto godere appieno della capacita dei quattro inglesi di essere tutt'uno con il loro pubblico.
Sinceramente non ci si aspettava che al PalaMalaguti di Bologna ieri potessero fare meglio. Non così tanto. Rispetto a tre anni fa i Coldplay sono maturati sia musicalmente - anche grazie all'apporto di Brian Eno, produttore storico degli U2 e di Viva La Vida or Death and All His Friends, ultimo album della band - sia nell'allestimento dello show, stupefacente sotto qualsiasi punto di vista.
Il concerto viene introdotto dal Valzer del Danubio Blu di Johann Strauss; il palco è nascosto da un telo semitrasparente che lascia intravedere l'ingresso dei quattro Coldplay sul palco per il loro primo pezzo: Life in Technicolor, strumentale che è anche il brano di apertura di Viva la Vida.
Cala il sipario e sullo sfondo possiamo ammirare il quadro di Eugène Delacroix che è presente sulla copertina dell'album. Il palco è sovrastato da diverse sfere bianche che sono state sapientemente usate per proiettare video e luci e dare un quadro nuovo ad ogni canzone. Tocco di originalità: il piccolo televisore sistemato di fianco alle tastiere di Martin che trasmette le immagini del concerto. Subito dopo Life in Technicolor è la volta di Violet Hill, primo singolo estratto dal nuovo album, immediatamente seguita da una delle loro più grandi hit: Clocks. Qui il pubblico viene inondato dalla luce di un laser variopinto. I brani di Viva la Vida, suonati tutti ad eccezione di Yes e Reign of Love, si alternano a quelli dei loro tre precedenti album, con una emozionante Fix You cantata quasi esclusivamente dal pubblico che ha letteralmente sovrastato la voce di Chris Martin, visibilmente emozionato per l'affetto che la platea italiana ha saputo regalare al suo gruppo.

Dopo le prime dieci canzoni appare improvvisamente un set di strumenti al fondo di una delle due passerelle che si estendevano in mezzo al pubblico. E' qui che i Coldplay regalano al pubblico la prima piccola sorpresa: un medley di God Put a
Smile Upon Your Face
e Talk in versione semi-techno, con Will Champion alla
batteria elettronica, seguito da una versione solitaria da parte di Martin di The Hardest Part e di Postcards from Far Away (brano escluso dalla tracklist di
Viva la Vida) al piano. Il prologo perfetto per l'apoteosi: il singolo Viva la Vida conferma il suo successo planetario con una partecipazione immensa del pubblico di Bologna. Il coro "ooh ooh ooh ooh ooh" viene ripetuto all'infinito dai fan che sembrano non volersi rassegnare alla fine di una canzone così bella e coinvolgente.

Quando sembra che il battito cardiaco abbia la possibilità di rallentare per un momento, la band stupisce ancora più di quanto si possa immaginare. La loro improvvisa sparizione dal palco dopo Lost! sembra la solita pausa che c'è in qualsiasi concerto prima delle ultime canzoni. Invece no: l'immagine del gruppo armato di chitarre acustiche appare sulle sfere giganti e la sorpresa si stampa sul volto del pubblico quando i riflettori si accendono sulle gradinate in fondo al palazzetto. Lì i Coldplay danno vita a una meravigliosa versione acustica di The Scientist, uno dei loro pezzi più belli, e di Death Will Never Conquer, altro inedito che non è riuscito a comparire nell'album, prima della vera pausa, scandita da un remix techno di Viva la Vida.

Il finale di concerto è mozzafiato. Politik, brano presente in A Rush of Blood to the Head, precede la meravigliosa Lovers in Japan, dove le luci e migliaia di farfalle di cartavelina danno al PalaMalaguti un'atmosfera primaverile e gioiosa. Death and All His Friends chiude il concerto, così come chiude l'album... O forse no? Già, perchè le luci del palazzetto non si accendono, anche se alcuni tecnici saliti sul palco ingannano buona parte del pubblico che ha iniziato ad avviarsi verso le uscite. I riflettori si illuminano di giallo, e la band torna sul palco per Yellow, il loro primo successo, per altro amatissimo da un pubblico che scandisce ogni parola nonostante la stanchezza e la poca voce rimasta.

Stavolta è davvero finita.I quattro ragazzi salutano il pubblico con affetto e le casse diffondono le note di The Escapist, che accompagna la gente a casa con ancora negli occhi le immagini di un concerto splendido. Sarà un giudizio di parte, ma il voto è un 10 e lode.

lunedì 29 settembre 2008

Stasera sarà Viva la Vida!

Stasera vado a Bologna per il Viva la Vida Live dei Coldplay! Non vedo l'ora di vedere questo grande gruppo dal vivo! Passate da queste parti nei prossimi giorni per la recensione. Nel frattempo... viva la vida!

sabato 27 settembre 2008

10 anni con Google

La prima homepage di Google,
11 novembre 1998 (dalla timeline di Google)

Negli ultimi giorni Google ha festeggiato i suoi primi 10 anni di vita. E' indubbio che abbia davvero rivoluzionato il mondo del web e, negli ultimi anni, stia dando vita a progetti sempre più innovativi (non ultimo il progetto delle "10alla100 idee", descritto in questo post di Marco Bellucci), in modo da restare sempre in prima fila in questo mondo che si evolve così in fretta. Certo, una volta che si raggiunge una posizione dominante, i rischi di diventare una nuova Microsoft sono elevate e non sono mancati brutti episodi (come l'accettazione della censura in Cina). A mio parere, comunque, ancora oggi Google rappresenta il buono di internet e non resta che celebrarne il compleanno (qui trovate la timeline dell'azienda). Come ho letto in questo editoriale di Claudio Todeschini, di TGM, la cosa che lascia ancora più stupiti è pensare a cosa mai potremo leggere nella stessa timeline fra altri 10 anni, per il ventennale dell'azienda! In questo settore il futuro è tutt'altro che prevedibile!

giovedì 25 settembre 2008

1000 grazie!

Ad appena 3 mesi dal lancio, questo blog ha già toccato le 1000 visite! Forse non sono molte in assoluto, ma a me sembrano davvero tantissime! Grazie a tutti voi che passate qui e, ancora una volta, vi invito a commentare il più possibile: il bello di poter dire la propria è quando questa dà il via ad una discussione costruttiva.

Dinformatico contro l'oscurantismo di Voyager


Era da diverso tempo che vi volevo parlare di Paolo Attivissimo e del suo blog e podcast il Disinformatico. E' davvero mitico! Il suo blog riporta tutte le bufale che capitano on-line e in TV (dalle cosiddette scie chimiche ai cospirativi dell'11 settembre), fornendo spiegazioni chiare (anche scientifiche) per confutare completamente ognuna delle assurdità dichiarate da pseudoricercatori e studiosi di questi settori. Inoltre vi sono notizie di tecnologia in generale, molto interessanti.

Oggi vi propongo di leggere questo suo post, dove attacca apertamente Voyager, la trasmissione di Giacobbo su RaiDue che, a mio parere, può essere davvero definita oscurantista: nel giro di un paio d'anni, siamo passati da avere un ospite del CICAP che confutava medium ed altri millantatori a dare per veri i viaggi nel tempo, gli alieni e altre idiozie del genere, con pseudoscienziati di turno che danno una parvenza di veridicità al tutto davvero forviante e fuori luogo per una trasmissione in prima serata sulla Rai. La gente comune, infatti, purtroppo non è in grado di distinguere trasmissioni davvero scientifiche, come Superquark e trasmissione di questo tipo che hanno solo l'aura scientifica, ma davvero nulla a che fare con la realtà! Purtroppo non credo proprio che scrivere una mail alla redazione, come proposto da Attivissimo, possa servire a molto, ma resto davvero molto deluso dal fatto che il nostro Servizio Pubblico utilizzi i soldi di noi contribuenti per spacciare false verità in prima serata a tutti: tutto questo è davvero triste!

mercoledì 24 settembre 2008

Immagine Specchiata

Immagine tratta dal sito della NASA

Dopo la tragedia del Columbia, non si ritengono più sicuri gli shuttle, quindi, nel caso in cui un volo non sia destinato alla stazione spaziale, il nuovo protocollo della NASA prevede la contemporanea preparazione di un secondo shuttle pronto a partire nel caso il primo rischiasse la distruzione nel rientro a Terra. Finora nessuna missione era ritenuta così importante da giustificare gli elevati costi di tale procedura. Adesso, finalmente, si sono decisi a riparare Hubble, lo storico "occhio sull'universo" che ci ha dato straordinarie scoperte negli oltre 15 anni di servizio e, dunque, per la prima volta si ha la strana visione di 2 shuttle sulle rampe di lancio di Cape Canaveral! Sembra davvero la scena di un film alla Armageddon!

martedì 23 settembre 2008

Nasce l'era SlotMusic!

Ho letto con grande interesse questo articolo pubblicato oggi su Punto Informatico che presenta il nuovo formato di distribuzione della musica che dovrebbe, finalmente, soppiantare il CD: SlotMusic (o SM, in sigla)

L'idea è così semplice da chiedersi cosa stessero aspettando a proporla: qual'è oggi l'unico vantaggio che si ha nell'acquisto di un CD? I testi, il packaging e poco altro. Io, ad esempio, non appena compro un CD, lo importo subito sul pc (da cui li passo all'iPod), lo masterizzo per tenerlo in auto e poi lo ripongo in bacheca senza quasi più usarlo. Non molto pratico, no?

Queste microschede, invece, basate sul formato microSD (già leggibile su molti cellulari e molte autoradio), presentano l'album in mp3 a 320 kbs senza alcuna protezione DRM! Finalmente! Ci sono voluti anni, ma alla fine sembra che l'abbiano capito che questa non fa altro che complicare la vita a chi compra CD originali, senza aver mai avuto un concreto effetto nel contrastare la pirateria.
Nonostante questo passo, ancora non ci sarebbe alcuna differenza fra comprare l'album su queste schede o su CD. Il successo possibile di questo formato sta proprio nell'imitare una delle caratteristiche più gradite dei DVD: i contenuti speciali: le microSD, infatti, hanno spazio in abbondanza per contenuti speciali quali testi, videoclip o quello che vuole l'artista. In questo modo si premiano i veri fan che, ormai, sono gli unici che comprano i CD originali, con un prodotto davvero premium. Certo, tutto questo può funzionare se il prezzo resta invariato, altrimenti sarà davvero dura contrastare il binomio iTunes/pirateria, ma, a quanto si legge nell'articolo, sembra proprio che l'idea sia di sostituire il CD con queste anche come costi. Comunque, come dico sempre... staremo a vedere!

lunedì 22 settembre 2008

Progetti di Nuvole per Firenze


Foto tratte dal Progetto, pubblicate dal Corriere Fiorentino

Il nuovo progetto dello stadio di Firenze, presentato lo scorso venerdì dai Della Valle, mi ha lasciato davvero entusiasta: non solo la città si potrebbe dotare di un impianto favoloso, come quelli di Inghilterra e Germania, ma si avrebbe pure un nuovo bellissimo punto di aggregazione, con un museo di arte moderna, il centro commerciale, la galleria di negozi e (quest'ultimo, in effetti, mi interessa un po' meno!) un parco di divertimenti del calcio! Sicuramente un progetto davvero ambizioso! Speriamo che finalmente tutta la classe politica sia d'accordo nel cercare di realizzarlo nel più breve tempo possibile, per il bene della Fiorentina, che vedrebbe così garantite delle entrate importanti annuali da reinvestire nella squadra e per la città stessa, che, figlia del suo passato meraviglioso, non riesce proprio ad ammodernarsi come dovrebbe (basta vedere il casino fatto per la tramvia o l'orribile progetto del Palazzo di Giustizia stile "Batman a Gotham City"!). Certo, leggendo certi commenti (qui), cadono un po' le braccia, ma forse questa volta si riuscirà davvero a farlo!
Concludo rimandandovi a questa intervista di Fuksas, che definisce lo stadio come una "nuvola". Lo trovo davvero bello, abbastanza da non apparire anonimo, ma da diventare qualcosa da ammirare pure per i turisti! Speriamo che, come ha detto Della Valle, il progetto parta davvero e non resti l'ennesimo progetto su carta mai realizzato.

domenica 21 settembre 2008

Il Cavaliere Bianco per Alitalia?

Ah, ecco! Dopo aver perso settimane a dire che la CAI era l'unica alternativa per Alitalia, oggi viene fuori che la divisione in good e bad company può permettere l'acquisto della prima a qualunque soggetto (leggete qui). Che salti fuori di nuovo Air France all'ultimo minuto? Oppure arriverà il Cavaliere Bianco teutonico (Lufthansa)? Forse però è davvero troppo tardi e, almeno su questo, ha ragione Berlusconi (che comunque ha la colpa principale per aver portato la compagnia a questo baratro). Ma perché non si è tentato fin dall'inizio una trattativa multipla? Certo che alcuni dipendenti Alitalia visti in questi giorni forse non meritano il salvataggio in extremis, ma, per il bene dei lavoratori e di un'azienda fondamentale al paese, non resta che sperare che salti fuori davvero qualcuno in extremis che, come dicono negli USA, possa salvare il giorno!
Non espando troppo il mio pensiero visto che la situazione è in continua evoluzione. Intanto vi consiglio la lettura di questo fondo di Scalfari, con il quale mi trovo largamente d'accordo. Staremo tutti a vedere al finestrino...

venerdì 12 settembre 2008

I Pilastri della Terra


Finalmente l'ho finito, dopo fasi alterne di lettura che mi hanno ricordato quando lessi Il Signore degli Anelli nel lontano 2002: libro bellissimo che mi piaceva davvero tanto, ma che, tra vacanze e studio, potei leggere solo in un mese e non nei pochissimi giorni che avrebbe meritato. E anche questo li meritava davvero!

I Pilastri della Terra è senza dubbio il capolavoro di Ken Follett, il libro che, anche se è a tutti gli effetti un romanzo, riesce ad andare oltre questa semplice definizione: nelle sue pagine, infatti, possiamo seguire le vite dei protagonisti per oltre 40 anni, nella seconda metà del XII secolo. Quindi non solo viviamo amori, tradimenti, prepotenze e vendette, ma, nella migliore tradizione di questo tipo di romanzi, i nostri protagonisti interagiscono con personaggi realmente vissuti, come Thoms Becket, re Stefano, nella sua guerra di successione infinita con Matilda e re Enrico II. In questo modo, sembra quasi più di leggere una sorta di romanzo storico, che un'opera di finzione. E' difficile riassumere qui in poche parole una trama tanto complessa, ma il motore della storia è la costruzione di una cattedrale in un monastero sperduto nella campagna inglese. Nonostante questa zona periferica, la storia dell'Inghilterra di quegli anni spesso dipenderà dai nostri protagonisti, che a volte la plasmano e a volte la subiscono, ma sono sempre in prima linea! Seguiremo le vicende di gente fra le più disparate: frati, conti, vescovi, ma anche mercanti, artigiani, fuorilegge e mendicanti. Tutti sono legati dalla trama davvero avvincente che, anche una volta giunti all'epilogo, potrebbe comunque proseguire all'infinito (d'altronde la storia, quella vera, non si è fermata, no?) e, a quanto ho capito, è proprio quello che ha fatto Ken Follett, facendo uscire quest'anno un seguito ambientato 200 anni dopo negli stessi luoghi e costruito con la stessa struttura di personaggi che si inseriscono nella storia. Non vedo l'ora di leggerlo...

I Pilastri della Terra
(The Pillars of Earth)

di Ken Follett

1989, Mondandori

Voto: 5/5

mercoledì 10 settembre 2008

E' finito il mondo?

Sto ancora ridendo!

Come sapete, oggi è stato attivato l'LHC al CERN a Ginevra e, in effetti, non siamo stati inghiottiti da un buco nero! Naturalmente questa è stata una colossale bufala, ma almeno si è parlato in tutti i tg di un evento davvero importante per la coltura scientifica mondiale, cercando di spiegare a tutti, quali sono le attività di ricerca.

Comunque, girando per la rete, ho trovato qui questo fake dell'homepage di repubblica davvero spettacolare. Guardare per credere...

Ludovico Einaudi e il Minimalismo

Come sapete, sono un grande appassionato di classica moderna e, tutte le volte che vado al cinema, tengo sempre una buona attenzione alle colonne sonore: così ho conosciuto Hans Zimmer e Howard Shore, oltre che al mitico John Williams (un po' appannato nell'ultimo Indy). Naturalmente, oltre a questi maestri della musica trionfale, osservando film più drammatici, ho potuto apprezzare i cosiddetti minimalisti: Michael Nyman, Philip Glass, Yann Tiersen e Clint Mansell. Le loro note, spesso solo su pianoforte, sono davvero toccanti e trasmettono sentimenti profondi anche a chi, come me, non ha una conoscenza musicale vasta.
Dopo che Elisa mi aveva parlato più volte negli ultimi mesi di Ludovico Einaudi, appena rientrato a casa, ho provato ad ascoltarlo: è stata una folgorazione. E' davvero uno dei migliori esponenti del genere: nei suoi brani, ipnotici, dolcissimi, riesce davvero a far viaggiare con la mente, a far riflettere sul proprio stato d'animo...

Ieri sera siamo andati al suo concerto a Montecatini e ci ha regalato quelle stesse emozioni dal vivo: come ci ha spiegato lui stesso durante il concerto, non prepara una scaletta, ma si lascia trasportare da un brano all'altro, da un periodo all'altro della sua carriera, senza pause, in un flusso ininterrotto davvero coinvolgente.
Ancora una volta, dunque sono rimasto estremamente soddisfatto del concerto e proprio per la particolarità con cui li prepara, lo consiglio a tutti. Chi invece vuole farsi un'idea del suo stile può provare a sentire questi due bellissimi brani: Nuvole Bianche e Divenire.


Il Maestro con Elisa e Francesca

domenica 7 settembre 2008

Deejay chiama Italia

Ieri mi è capitato di leggere questo post di Assante sul suo blog e mi trovo totalmente d'accordo sul suo giudizio su Deejay Chiama Italia. Assante scrive:

...è certo che Linus conduce una delle migliori trasmissioni radiofoniche della
mattina italiana. Un programma in cui non si ride senza motivo, come accade
invece nella stragrande maggioranza dei programmi del mattino delle altre radio,
un programma dove si passa con leggerezza e intelligenza da argomenti di
attualità a simpatiche idiozie, un programma che è un programma, ovvero che ha
una sua identità e che è difficile confondere con altri, cosa che invece accade
sistematicamente nelle altre radio. Quest’ultima cosa è quella che mi preme più
segnalare, perchè Linus fa ancora, davvero, il conduttore radiofonico. Nel senso
che non è una semplice voce che serve a rompere, senza alcuna personalità e
alcun senso, il vuoto tra una canzone e l’altra, non fa la “talk radio” senza
aver nulla da dire, e altrettanto fa la sua spalla, più giocosa ovviamente,
Nicola Savino. E’ un conduttore che non fa intrattenimento, ma intrattiene, che
è arte difficile e diversa. E’ bravo perchè non grida, non è volgare, non
esagera, ma non annoia, non sembra che stia a casa sua con Savino a cazzeggiare,
imponendo ad altri la sua compagnia...
Anche secondo me è davvero un'ottima trasmissione che consiglio a tutti. L'ho scoperta quasi per caso in quanto trovavo troppo simpatico Savino nella conduzione di SkyCineNews e, una mattina a casa, trovai Deejay Chiama Italia su All Music e mi fermai un po' a sentirli: troppo forti! Li posso seguire quotidianamente solo grazie al podcast (chi ha tempo dalle 10 alle 12 di stare due ore alla radio?), però sono ormai un ascoltatore affezionato. Come dice Assante non sono (quasi!) mai stupidi e parlano davvero di tutto, non solo come in molte altre radio delle ricerche idiote del giorno che vengono dall'Inghilterra (che loro, puntualmente, prendono sempre in giro), ma di attualità vera: politica, cronaca, ma anche cinema, libri, musica (naturalmente!) e sport, con ospiti importanti da tutti questi settori (quest'anno è venuto pure Al Gore!). Inoltre, quando posso seguire la trasmissione alla radio, fanno un'ottima informazione, passando tutte le uscite (ho sentito pure i Nightwish!) del momento! Insomma, davvero una trasmissione bella.

Nello stesso post Assante riporta un commento deluso di Linus sul calo di ascolti degli ultimi tempi. Speriamo davvero che non debbano cambiare lo stile della trasmissione che mi ha davvero conquistato!

giovedì 4 settembre 2008

Il Futuro della Chimica

Finalmente sta cambiando un po' il vento! Dopo anni e anni in cui la chimica è stata vista come la fonte di ogni inquinamento e del "male" del pianeta, sembra che negli ultimi tempi la sensibilità sia un po' cambiata. Questo servizio dell'altra sera su Superquark (molto breve, ve lo potete vedere in appena 6 minuti!) fa davvero ben sperare. D'altronde, non mi stancherò mai di dirlo, la Chimica è in ogni cosa e la ricerca chimica riguarda ogni cosa, l'industria alimentare, del petrolio, la farmaceutica, dei profumi e mille altri settori. E' figlia della nostra società, quindi, mentre durante le guerre lavorava per la sintesi di armi micidiali e, durante il boom degli anni '60, si occupava solo di creare nuovi materiali a basso costo (con un'attenzione nulla alle tematiche ambientali), oggi è concentrata nello studio di nuovi composti ad elevata tecnologia, indispensabili per la nostra società moderna: materiali plastici, vaccini, farmaci. La nuova "Green Chemistry" si occupa non solo di trovare questi nuovi materiali (come, ad esempio, le plastiche biodegradabili), ma anche di sostituire i vecchi processi industriali con nuovi processi che riducano al minimo i prodotti di scarto e li rendano biodegradabili.

Naturalmente i danni fatti nel passato sono stati tanti e gravi, ma oggi la chimica è davvero cambiata. La consapevolezza ormai è davvero elevata: il mondo chimico sa come essere davvero utile al pianeta, evitando danni e altri gravi errori del passato. Il problema, oggi, sono i paesi "emergenti", come India e Cina, dove i regolamenti sono molto più permissivi e, mentre procede la loro crescita selvaggia, il rischio di disastri chimici diventa sempre più presente. Speriamo solo che la comunità internazionale, riesca a spingere rapidamente verso una maggiore sicurezza ed un rispetto maggiore dell'ambiente, in modo che in tutto il mondo la chimica sia conosciuta solo per i meravigliosi risultati che porta alla nostra società!

lunedì 1 settembre 2008

Aggiornamenti necessari!

E, ora che lentamente stiamo riprendendo i ritmi "casalinghi", posso aggiornare anche gli "accessori" di questo blog.

Ieri ho finito di scaricare e sistemare le foto di questo mese e ho messo una selezione su Flickr, che vi potete gustare a piacimento (penso di metterle anche su Facebook, visto che è così diffuso). Potete passare alla pagina di Flickr, cliccando in basso a destra su questo blog. Qui vi aggiungo un piccolo assaggio:



Nel frattempo archiviamo pure l'ennesimo sondaggio con pochi voti (eravate tutti in vacanza e non avete risposto, eh?):


Io comunque insisto con un nuovo sondaggio molto calzante, visto il periodo: cosa volete fare come hobby questo inverno? Io vorrei continuare con il cinema, il tennis e D&D, ma vorrei anche aggiungere uno strumento musicale e la pallavolo! Ce la farò? Vedremo ad esami finiti! Buon autunno a tutti! Adesso torniamo davvero alla normalità!