sabato 17 ottobre 2009

Con questa Luce, in questa Sera



Con questo poetico titolo, gli Editors, una delle maggiori band emergenti dell'indie-rock inglese hanno chiamato il loro nuovo album, "In this light and on this evening", in uscita questa settimana. I tre (sono solo 3!) ragazzi di Birmingham si sono caratterizzati fin dal primo recentissimo album, The Back Room (2005) per il loro stile assolutamente peculiare, il che non è davvero poco per essere una band all’esordio che si affacciava in un mondo piuttosto saturato. Il vero "marchio di fabbrica", infatti, fin dall’inizio è stata certamente l'inconfondibile voce del leader e cantante, Tom Smith: una volta che si è sentita, di sicuro non si dimentica. Per capire cosa intendo, provate a vedere Munich (qui), il loro primo singolo di successo.

Del 2007, invece, è An End has a Start, caratterizzato da una profonda maturazione delle tematiche musicali presentate solo due anni prima, che lo rende molto più "raffinato" e bello da ascoltare del predecessore. Numerose le tracce davvero memorabili. Fra queste una delle più memorabili è certamente The Racing Rats (qui).

Cosa farebbe una band emergente, che sta avendo molto successo con un certo stile? Continuerebbe nell'opera di raffinamento e maturazione, probabilmente dando origine ad almeno altri due album senza troppi "cambiamenti". Ma i tre di Birmingham hanno voluto andare ben oltre, con questo album, facendo un salto che normalmente si trova in molti artisti solo in una decade. Anche loro hanno seguito l'attuale "corrente" dell'indie-rock britannico che, come hanno iniziato i Killers (che britannici non sono proprio, ma sono stati "adottati" a livello musicale) con Day and Age dell'anno scorso, cerca di riattualizzare sonorità tipicamente anni '80, con l'uso del sintetizzatore e brani con così tanto ritmo, che possono essere tranquillamente ballati! Ma Tom, messa via la chitarra, si è davvero scatenato col canto e al sintetizzatore, con un risultato assolutamente spettacolare (e vi garantisco che Tom di energia ne ha da vendere, come ho potuto vedere di persona anche a Ferrara nel loro concerto del 24 giugno, dove presentarono diversi nuovi brani in anteprima! Che forti che sono live!).

Fra i brani davvero indimenticabili del nuovo album vi segnalo Bricks and Mortar (qui l'esibizione live di Ferrara) e Papillon, primo singolo estratto, il cui video mostra degli scorci dell'ormai a me nota Downtown di L.A.. Speriamo di sentirlo presto nelle radio italiane. Secondo me sarebbe un grande successo, come lo è stato Human per i Killers. Ma si sa che c'è sempre voglia di andare sul sicuro... non resta che sperare in Deejay, unica vera "talent scout" radiofonica.



Vi lascio, infine, con una bella iniziativa di marketing per la promozione del nuovo album: su  http://www.editorsofficial.com/streetview/ è possibile trovare una versione un po' particolare del celebre Street View di Google. Trovate, infatti, una mappa di Londra (sempre la mitica Londra!) dove potete selezionare uno dei 9 punti (uno per ogni traccia) e, camminando due passi, ritrovarvi a vedere delle foto a 360° (in stile Google) dove un gruppo di attori segue come soggetto i brani dell'album (che sono in contemporanea riprodotti). Alcune foto sono un po' inquietanti, ma sicuramente è una cosa mai vista... e poi così vi potete ascoltare tutto l'album gratis!!! Per capire meglio di cosa parlo, comunque, vi allego questo filmato esplicativo: buona navigazione per Londra...


venerdì 16 ottobre 2009

Wait for Me

Ragazzi, non posso che fare i complimenti a Moby!
Lo apprezzo da molti anni ormai (a proposito: lo sapete che ha scelto questo nome d'arte perché suo bisnonno era proprio quel Melville di Moby Dick?). Anche se non mi piace tutto della sua produzione, posso comunque mettere tranquillamente 18 (del 2002) tra i miei album preferiti. L'ultimo disco, Wait for Me, uscito lo scorso giugno, ha visto un ritorno al Moby classico, più new age, che pop o disco. È un album sicuramente di non facile ascolto, ma davvero bello: ve lo consiglio!
Io l'ho acquistato appena uscito con molto piacere, in quanto, è un artista assolutamente contrario alla politica antipirateria delle major discografiche (tra l'altro è stato anche schieratissimo pro Obama fin dall'inizio!). Non a caso questo disco l'ha pubblicato con la sua nuova etichetta personale "Little Idiot" e ha regalato a tutti ben due singoli in download gratuito come mp3, puliti da qualsivoglia DRM!



Quando ho visto che avrebbe fatto un concerto a L.A. ho deciso di provare a vederlo live, anche perché avevo perso il suo concerto a Lucca questa estate per una manciata di giorni (era a fine luglio, proprio nei giorni in cui sono partito per gli USA!). Non potevo certo aspettarmi che suonasse per poco più di un'oretta come fanno molti, ma non pensavo che ci tenesse così tanto al suo pubblico da fare un concerto così lungo: quasi due ore e mezza!!! Incredibile! Alternandosi al canto con una bravissima cantante di colore e un'altra giovane promessa (che l'ha accompagnato nei brani dell'ultimo album), è andato avanti per tutto questo tempo, passando dalla chitarra, ai tamburi, alla tastiera, con una buona padronanza di tutti, ma soprattutto con una energia pazzesca! Il concerto ha svariato continuamente tra i molti generi che tocca Moby: ci ha regalato quindi brani melodici new age, soprattutto dall'ultimo album; non è mancata una bella carrellata dei grandi classici (da Porcelain a Extreme Ways); ma la cosa più incredibile sono state le due lunghissime sessioni di disco pura (ha citato anche il suo status di "former rave man"): un ritmo davvero tutto da ballare! Peccato solo per il pubblico, decisamente freddino e poco coinvolto. In effetti ieri sera l'età media era piuttosto elevata (ben sopra i quaranta!) ma in generale, in tutti i concerti che ho visto fino ad ora ho notato un coinvolgimento molto inferiore del pubblico rispetto ai nostri. Chissà come mai?



Comunque nell'ultima parte il ritmo era così travolgente che si sono sciolti tutti! Bravo Moby che è riuscito in quest'impresa! Insomma, in conclusione non mi resta che fare i complimenti a Moby e al suo gruppo per il lunghissimo concerto! Alla prossima occasione. Non mancherò di sicuro!

In conclusione, vi lascio ai due video tratti dall'album. Il primo è forse il brano più bello del disco. Si chiama Mistake:



Il secondo, invece, è un brano strumentale che ha visto una collaborazione con il mitico David Lynch. Si chiama Shot in the Back of the Head e lo trovate qui (non si può incorporare nei blog, mannaggia!).

lunedì 12 ottobre 2009

La Forza di L.A.



Altro evento imperdibile quello di giovedì sera: a Los Angeles c'era l'apertura dello Star Wars in Concert, concerto dedicato alle più belle sinfonie della saga di Lucas che, proprio il giorno prima, aveva avuto la prima al Nokia Theatre. Vorrei innanzitutto spendere due parole per la fantastica Nokia Plaza: si trova proprio di fronte allo Staples Center (foto qui). Insieme formano il complesso L.A. Live, che a me ha ricordato Potsdamer Platz o Piccadilly Circus (tra l'altro anche questa è in pieno centro a L.A.). Sembra davvero un posto davvero forte e non vedo l'ora di ricapitarci (aspetto l'inizio della stagione dei Lakers!!!).




Il concerto è stato molto bello, anche se, per un vero fan come me, non è sfuggito che i tanto decantati spezzoni dei film in alta definizione, proiettati sopra l'orchestra durante l'esibizione, erano in realtà presi pari pari dal DVD (che possiedo!) Star Wars: A Musical Journey, che regalarono ai fan insieme al CD della colonna sonora di Episodio III, nel 2005. Anche la scaletta del concerto è quasi la stessa e, mentre lì la narrazione era fatta da Palpatine (l'attore Ian McDiarmid), qui è Anthony Daniels (che faceva C-3PO) ad essere il narratore. Non mi ricordo i testi di preciso, ma ho il sospetto che anche quelli siano molto simili. Certo, lo spettacolo è la musica qui (e live è davvero bellissima!), però per una produzione così ben costruita (anche con i laser durante la Imperial March), potevano stare un po' più attenti a questi dettagli!




Comunque è stato una gran bella esperienza: Star Wars qui è davvero venerata alla follia. Non c'erano solo i ragazzi cosplay vestiti da jedi, soldato imperiale, Yoda (!), comuni anche da noi (quelli che frequentano Lucca Comics ne sanno qualcosa!), ma anche intere famiglie in cui genitori e bambini erano vestiti dai loro beniamini. Inoltre quante spade laser!

Ovviamente non poteva mancare il merchandising (vera origine della fortuna accumulata da Lucas) e, ovviamente, non potevo esimermi dal comprare qualcosina. Carino il poster cangiante, no?


domenica 11 ottobre 2009

Condividere ai Tempi del Web 2.0

Ormai siamo andati molto avanti nella "rivoluzione web 2.0", che ha visto esplodere il fenomeno Facebook in Italia e nel mondo nell'ultimo anno. Facebook è naturalmente un "succhiatempo" micidiale e assolutamente non-indispensabile... ma comunque siamo tutti sempre lì! In effetti, ormai, non è più solo questione di farsi i "fatti degli altri" o sfidarsi con gli amici in giochini all'ultimo sangue: faccialibro è diventato "grande" ed oggi è uno strumento fenomenale di comunicazione ed informazione, molto più rapido e veloce di qualunque altra fonte di news nel web (è proprio per facebook che ho ridotto drasticamente il numero di post nel mio blog!).
Twitter e Facebook sono nati quasi in contemporanea, ma, negli ultimi tempi, sono diventati sempre più simili: la possibilità di pubblicare link su facebook, caratteristica fondamentale di twitter, era presente fin dall'inizio, ma solo negli ultimi tempi ho cominciato a vederne un uso molto più intelligente: tutti quelli che leggono notizie interessanti a giro o vedono filmati, possono condivederli nel proprio profilo; gli "amici" di quell'utente possono leggere nella propria home il link e, a loro volta, girarlo nel proprio e così via. Si creano così delle vere e proprie "onde informative" che possono raggiungere rapidamente l'intera comunità web 2.0. Naturalmente il problema della mancanza di filtro si sente spesso (assurdi appelli a salvare bambini tramite sms nell'alveo delle più classiche Catene di Sant'Antonio, per esempio), ma in molte occasioni si riescono ad avere informazioni ed approfondimenti che farebbero fatica ad essere visti nei siti principali di news o, tantomeno, nella televisione. Ne è un esempio negli ultimi giorni la tragedia di Messina: grazie al web si sono potute ottenere molte informazioni di un evento che è stato a malapena trattato dai media nazionali.
Ma naturalmente non si possono scartare i video, vera meramiglia di facebook: cosa c'è di meglio che descrivere il proprio stato d'animo con una canzone? Oppure far vedere a tutti il filmato più divertente del momento? Youtube e Facebook, secondo me, hanno una sinergia davvero perfetta.

Tutto questo preambolo era necessario per dirvi con quanto piacere posso offrirvi d'ora in poi lo stesso comportamento pure con i miei post (se davvero saranno così importanti!): in in alto a destra della barra dei widget del blog, infatti, ora è presente il link "share this", che vi permetterà di linkare la pagina su facebook (o twitter!). Ma non è l'unica novità, come potete vedere: ad un anno circa dall'ultimo main update del blog, sono passato alla versione 3.0, con un cambio netto di layout, che spero possa rendere più semplice la lettura dei post e che mi permetterà di mostrarvi immagini e video di formato più grande, ma senza mantenedo comunque la struttura minimal del blog. Che ne pensate, vi piace? Spero di sì!

La domanda comunque resta: ormai su facebook tutto è molto più veloce e rapido: vale ancora la pena continuare ad usare il blog? Io penso che qualche volta sia necessario scrivere qualcosina di più che un semplice commento ad un link ed in questo i blog sono ancora formidabili. Quindi lunga vita ai blog e sotto con un nuovo post!!!

sabato 10 ottobre 2009

Big Bang TV




Anche se la maggior parte dei film e serial che vediamo in Italia sono prodotti qui, ho potuto vedere come le differenze nei gusti ci sono eccome, nel bene e nel male. Trovo per esempio davvero assurdi gli ipersuccessi al botteghino di film mediocri (ma pieni di azione!) come Transformers, G. I. Joe o Final Destination. Ma, parlando di TV, vi sono molte differenze positive. Innanzitutto il modo si trasmettere serie tv e programmi. Il palinsesto autunnale è stato annunciato a metà settembre ed è formato da slot di 30'/1h/2h assolutamente rispettati al minuto, sia che si trasmetta una serie che uno show. Non solo: gli ascolti sono importantissimi anche qui, ma prima di spostare o cancellare qualche serie si aspetta almeno qualche mese! Questo è rispetto dello spettatore! Una cosa che in Italia è andata completamente persa: Italia 1, per esempio, sposta di tutto di continuo, anche dopo solo 1/2 settimane di programmazione! Meno male che tra Sky ed internet questi problemi ora sono meno assillanti!
La qualità della tv è estramente elevata rispetto a noi. Anche qui ci sono i reality, simili ai nostri (tranne per le veline... quelle sono un nostro vanto nel mondo!), ma le trasmissioni più gettonate sono le serie tv e, in seconda serata, programmi di approfondimento leggero, alla Fazio (mitico Letterman!). Le Serie Tv sono davvero fantastiche: molte sono famose anche da noi, ma qui c'è un vero culto: tutti la sera, da lunedì al venerdì hanno almeno una serie su uno dei 5 network nazionali (CBS, NBC, abc, Fox, Cw).



Sicuramente l'evento dell'anno è Flashforward, l'erede di Lost (ma a me, in realtà, ricorda molto di più il primo Heroes), che in effetti si stramerita tutte le critiche positive. Naturalmente siamo ancora agli inizi, ma la serie sembra davvero ben costruita, soprattutto perchè la prima stagione concluderà un arco narrativo completo (ancora una volta proprio come Heroes!). Magari ne riparliamo meglio più avanti, che potrò fare una critica più "completa"!



Vorrei invece soffermarmi un attimo su una serie che trovo davvero fantastica: The Big Bang Theory (su CBS tutti i lunedì). Questo è un tipico esempio delle differenze fra gli USA e l'Italia: qui ha avuto un successo stratosferico (è una delle serie più viste tutte le settimane); da noi la sta trasmettendo Steel sul Digitale Terrestre, ma le possibilità che abbia successo anche nella tv generalista per me sono molto basse. A prima vista, infatti, non sembrerebbe così main stream, visto che narra le avventure di 4 scienziati del Caltech alle prese con il loro lavoro, le loro passioni nerd (fumetti, cosplay, ...) e le loro interazioni con la nuova vicina di casa, Penny, venuta dal Nebraska in California per diventare attrice e perennemente bloccata nel suo ruolo di cameriera alla Cheesecake Factory di Pasadena (che esiste davvero, tra l'altro!). I nostri 4 beniamini sono, appunto, dei nerd all'ennesima potenza, con varie caratteristiche tipiche della "categoria" estremizzate in ognuno dei personaggi: Raj, proveniente dall'India, non ha il coraggio di rivolgere la parola alle donne, se non dopo essersi scolato almeno un paio di cocktail; Howard, ebreo che vive ancora a casa con la mamma a trent'anni (mi hanno detto che è un luogo comune qui, almeno non lo dicono degli italiani!), è sempre iperarrapato, e, senza speranze, ci prova con qualunque ragazza che abbia intorno, ricevendo ovviamente sempre due di picche a raffica; Sheldon, vero genio della fisica, è misantropo, asociale, viziato e pieno di fisse, ma è proprio per questo il personaggio più divertente dell'intero show. Leonard, infine, perdutamente innamorato di Penny, ma disposto a starle sempre vicino come amico, mentre lei ha un ragazzo diverso al mese, rappresenta forse il nerd più "normale", quello in cui moltissimi ci si possono ritrovare. Insomma, i personaggi sono davvero ottimamente assortiti e la sceneggiatura è sempre davvero ottima. Credo che la chiave del successo sia la maturità mostrata proprio dai creatori della serie: si ride CON i nerd e non DEI nerd. E proprio questo sono scettico sulla possibilità di successo in Italia, dove l'immaturita dell'Italiano medio, non permetterà mai che avvenga una cosa simile (pronto a ricredermi, ma il nostro è sempre il paese delle veline!).



Il Cast di Big Bang Theory con i due produttori


Comunque, dopo i ripetuti consigli di Fidem, un mio amico, mi sono deciso a vederla proprio quest'estate a cavallo del mio arrivo qua in California e devo dire che mi è piaciuta tantissimo! La consiglio davvero a tutti quanti: ognuno di noi, almeno appena appena, ha un po' di nerd dentro di sè e questa serie è davvero troppo divertente e ben scritta! Vi piacerà di sicuro (ha i tempi della classica sitcom americana alla Friends, tra l'altro!).


A proposito di questa serie vi devo raccontare un'altra di quelle esperienze fantastiche che ho avuto la settimana scorsa e che si possono fare solo qui a Los Angeles, la capitale dell'entertainement mondiale! Ho avuto infatti la fortuna di potermi aggregare ad un gruppo di studenti del Caltech che ha partecipato alla registrazione di una puntata del mio show preferito nei Warner Studios (quelli con il famoso raccoglitore dell'acqua con la sigla WB!). Che divertente! Praticamente è tutto molto simile al teatro, in quanto registrano l'intero episodio in una sola serata, in ordine rigorosamente cronologico. Il pubblico si dispone di fronte ai 3-4 set (questo tipo di sitcom gira solo in interni) dove troupe ed attori si spostano durante la registrazione. Anche noi dobbiamo fare la nostra parte, visto che registrano le nostre risate alle loro gag (e io che credevo fossero campionate!). Ogni scena viene registrata per intero solo un paio di volte, provando inquadrature diverse (ma è come se fosse live, in quanto la scena non viene interrotta dai cambi di inquadratura, ma registrata da più telecamere accese in tempi diversi). La cosa divertente è che poi rigirano singoli spezzoni della scena in cui gli attori cambiano le battute, usando frasi sempre più divertenti (credo che molte vengano in mente lì per lì ai produttori o agli sceneggiatori!). Cool! L'episodio che abbiamo girato martedì scorso, in particolare, era davvero un'evento per il cast, visto che prevedeva la presenza di una guest star particolarmente nota a tutto il fandom trek: Wil Wheaton, l'amato-odiato Guardiamarina Wesley Crusher di Star Trek The Next Generation, una serie che, naturalmente, è caposaldo di ogni nerd che si rispetti! Le sue scene con Sheldon sono semplicemente spettacolari! Non vi anticipo altro... lo potrete vedere su CBS lunedì prossimo!


Noi abbiamo partecipato alla serata come ospiti del professor David Saltzberg (UCLA) che è il consulente scientifico della serie. Il suo non è un lavoro da poco, visto che deve far dire cose sensate ai nostri 4 scienziati e riempire le lavagne di formule corrette. Altre serie userebbero assurde technobabble, ma, visto che è una serie che parla di scienziati, si è deciso di porre attenzione a far dire loro cose corrette! E, parlando con lui, infatti, gli abbiamo confermato quanto ciò sia vero. Personalmente, gli ho riportato un episodio realmente avvenuto da parte degli amici di Federico, che tempo fa fermarono il frame della registrazione, per controllare se le equazioni di cui discutevano Sheldon e Leonard erano effettivamente giuste! I nostri discorsi, comunque, sembrano aver fatto colpo, visto che, pochi giorni dopo, ha fatto nascere un must per tutti gli appassionati della serie che masticano anche un po' di scienza, il blog della scienza della serie, cioè il Big Blog Theory: http://thebigblogtheory.wordpress.com/!


Saltzberg è stato davvero gentilissimo, anche perchè, a show finito, ci ha invitato a visitare il set! E così siamo passati dal negozio di fumetti, al salotto di casa di Sheldon e Leonard (dove ho toccato lo Sheldon Spot... chi conosce la serie sa di cosa parlo!), all'androne della scale, con l'ascensore sempre rotto, alla mensa dell'università! Una volta finito il giro siamo passati dietro le quinte! Qui abbiamo trovato tutto lo staff che faceva un buffet a base di pizza dopo la registrazione. Abbiamo così potuto parlare con attori, registi e produttori. In particolare ci siamo intrattenuti con l'attore di Raj, Kunal Nayyar, che ci ha chiesto delle feste del Caltech (fantastiche, a quanto dicono qui! Non vedo l'ora di parteciparvi!) e il produttore Bill Prady, una delle due menti dietro alla serie, che ci ha deliziato con una bella chiaccherata sulla comicità! Insomma, è stata davvero un'esperienza fantastica!


In conclusione, non posso che dire che la TV americana, anche vista dall'interno, è davvero bellissima e penso davvero molto migliorata nell'ultimo decennio! Provate a vedere serie come Flash Forward o The Big Bang Theory per credere: ne vale davvero la pena! E se lunedì capitate sulla CBS, cercate di riconoscere la mia risata nell'episodio!

venerdì 9 ottobre 2009

Obama Nobel per la Pace!

Non posso dire di non aver creduto in Obama fin dall'inzio (controllate l'archivio del blog!), ma che risultato che ha raggiunto oggi Obama: il Nobel per la Pace!

Lui commenta su twitter con "humbled" (letteralmente "mortificato") e in effetti è chiaro che sia quantomeno prematuro (io avrei aspettato almeno la fine della prima presidenza). E' comunque indubbio che, viste le difficoltà che incontra nel realizzare la sua politica così rivoluzionaria (nel mondo per il programma di disarmo nucleare, ma anche in patria con la "battaglia per la sanità"), questo premio non può essere visto che come un'iniezione di fiducia e un invito a resistere su questa strada intrapresa, senza cedere ai mille problemi incontrati! E naturalmente questo premio, ancora una volta, è una profonda critica agli otto anni precedenti dell'amministrazione Bush, che aveva portato solo guerra e distruzione nel mondo!

Comunque ora il fardello di Obama è certamente ancora più grande, così come le aspettative sul suo operato. Speriamo riesca davvero a realizzare le sue grandi idee! Congratulazioni, Mr. President!


Staples Center


Staples Center, originally uploaded by Riccardo Peruzzini.

venerdì 2 ottobre 2009

Metodo Scientifico e Rasoio di Occam

Alessandro risponde così al mio post di aprile sul complottismo:
Ragazzi, invece di far come al solito e seguire quello che dice l'esperto, il medico, etc andate a verificare voi stessi, sul campo. Spesso gli esperti hanno interessi economici esagerati nell'affermare o disinformare. E in ogni caso, smettetla di rimanere radicati a questo materialismo..e rifacendomi al commento di IceMan, secondo la mia reinterpretazione "putroppo è per gente come voi che continueremo a rimanere nell'ignoranza di questo mondo che credete governato dalle leggi scritte". Andate ad informarvi e guardate con i vostri occhi..si proprio voi, figli della psichiatria, della chemioterapia, contrari all'osteopatia, alla pranoterapia, convinti nell'attacco musulmano dell'11 settembre, ciechi davanti alle scie chimiche. sicuri che i cerchi nel grano siano frutto di ragazzini maleducati..
Visto che la mia risposta era un vero e proprio papiro, per essere contenuta nello spazio ristretto della casella commenti, ho pensato di dedicarci direttamente un post. Ecco la mia risposta ad Alessandro:
Guarda Alessandro. Io sono uno scienziato (o meglio, ho studiato come tale e vorrei farlo nella vita) e, mentre non credo assolutamente in una verità assoluta (ci sono state fin troppe rivoluzioni scientifiche nel tempo), credo però nell'assoluta validità del metodo scientifico: è l'unico modo per stabilire cosa è vero e cosa non lo è senza se e senza ma! Non so quanto tu sappia del metodo scientifico, ma ti riassumo in poche parole: un fatto, una teoria, un trattamento medico sono considerati scientificamente veri se e solo se, a parità di condizioni sperimentali (per quanto possibile, naturalmente), inequivocabilmente si osserva sempre lo stesso fenomeno. Detto così può sembrare banale, ma tutte le “teorie pseudoscientifiche”, dall’omeopatia alle scie chimiche, nessuna esclusa, non hanno mai rispettato in nessun caso quest’assunto di base: in altre parole non c’è un solo studio od esperimento che possa certificare la loro validità. Ammetto di essere molto scettico rispetto a questi fenomeni (le mie conoscenze scientifiche mi dicono che dovrebbero essere false), ma alla fine non dipende da questo: se si riuscisse a dimostrare scientificamente e inequivocabilmente che anche uno solo di questi fenomeni fosse vero, allora ci crederei tranquillamente! Basta però che sia verificata inequivocabilmente la loro base scientifica, cosa che naturalmente la stragrande maggioranza di chi si occupa di questi “campi alternativi” si è sempre guardata bene dal fare.
Tutto un altro discorso è quello dei complotti governativi/alieni e chi più ne ha più ne metta. Premetto, anzi, che parlare di medicine alternative ed altre tematiche di questo tipo e poi passare a parlare di complotti nello stesso discorso non giova proprio a trovare un punto razionale: i primi devono essere dimostrati dalla scienza, mentre i secondi, comunque, non hanno niente a che fare con la scienza, ma semmai con le coscienze di chi vi è coinvolto!
Infatti il discorso dei complotti si basa tutto sulla fiducia. Non sono così ingenuo dal credere che i politici siano sempre sinceri o affidabili (quelli italiani poi…), ma voler sempre per forza gridare al complotto è semplicemente voler cercare una spiegazione complessa per eventi enormi, incredibili e talvolta inspiegabili, quasi nel tentare di rendere della stessa portata la causa e gli effetti: il 9/11 è stato troppo incredibile perché 6 persone e basta siano state responsabili di così tante morti, oppure Lady Diana venne assassinata per chissà quale vendetta della corona... Io semplicemente non ci credo! Penso, anzi, che nella maggior parte dei casi si possa applicare il principio del Rasoio di Occam: A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta. E la spiegazione più semplice è sempre quella che non tira in ballo il governo per il 9/11, l’allunaggio e le scie chimiche o gli alieni per i cerchi nel grano e il calendario Maya, c’è poco da fare. Liberi di pensarla come volete, naturalmente… ma io resto dell’idea che si debba sempre cercare una spiegazione “ad effetto”, anche dove non c’è affatto. Tutto qui! 

Vorrei infine aggiungere che Attivissimo nel suo blog fa proprio questo: mostra come le teorie pseudoscientifiche possano essere "smascherate" come false proprio dall'applicazione del metodo scientifico e come i complotti costruiti da chi ci vuole credere ad ogni costo, in realtà, presentino di fatto molte più crepe della "versione ufficiale", così criticata. Io, ancora una volta, invito i complottisti a leggere i suoi articoli (spesso lunghissimi). Magari potreste rendervi conto che nessuno sta nascondendo nulla...

Sono sicuro che prima o poi ci sarà una nuova, ennesima rivoluzione scientifica, ma, giustamente, non si può sapere la direzione in cui andrà fino a che non ci capiterà la ricerca stessa, seguendo come sempre la guida del metodo scientifico e, come capita spesso, anche con un pizzico di serendipity (il caso stesso)!