martedì 21 ottobre 2008

Wall-E


Premetto che sono da sempre un grandissimo fan della Pixar. Ho amato moltissimo, da piccolo (ma anche adesso, quando capita di rivederli), i Grandi Classici della Disney, da Peter Pan al Re Leone, e sono felicissimo che, alla fine, le due aziende si siano fuse. Sono infatti convinto che la Pixar rappresenti davvero l'unico vero erede nel panorama dell'animazione hollywoodiana, di questa età dell'oro della Disney (chiusa a metà anni novanta). Basta vedere i grandi successi di animazione 3D degli ultimi anni: ormai sono quasi tutti parodie di altri film (fatte benissimo, talvolta, come Shrek). Gli unici che raccontano ancora fiabe vere sono proprio i ragazzi della Pixar e lo fanno in modo intelligente, avendo abbandonato la tipica ingenuità dei Grandi Classici Disney, ma riuscendo sempre a costruire storie davvero splendide. Tutto questo senza mai dimenticare l'importanza del mezzo informatico: la tecnica di animazione utilizzata è sempre all'avanguardia ed ogni film rappresenta una pietra miliare in questo campo.
Insomma, quando sono andato a vedere Wall-E, ieri sera, mi aspettavo un grande film (visto anche che in tutto il resto del mondo è uscito a giugno e, per una volta, non ho letto una sola recensione che non lo giudicasse almeno buono, se non ottimo). Ora che finalmente l'ho potuto vedere di persona, devo dire che avevano assolutamente ragione: questo film è un vero capolavoro e, certamente, può entrare di diritto nell'olimpo dell'animazione.

La storia utilizza molti elementi della Sci-Fi classica: robot che sviluppano una propria personalità, diventando di fatto umani, la distruzione, da parte della razza umana, dell'ecosistema terrestre a causa dalla produzione indiscriminata di rifiuti, la degenerazione del consumismo moderno in una società completamente apatica in cui l'uomo ha perso ogni aspirazione, e, servito in tutto da robot (anche per camminare!), ha accettato semplicemente di sopravvivere. Non mancano anche citazioni più o meno esplicite (su tutte 2001 Odissea nello Spazio), ma tutti questi elementi sono comunque presentati in un cocktail davvero fresco e emozionante.

I robot sono semplicemente splendidi e Wall-E, in particolare (che deve certamente molto a Johnny 5 di Corto Circuito, altro cult della mia infanzia), è uno dei personaggi più dolci e teneri che abbia mai visto in un film. La sua storia d'amore con Eve non è stereotipata e scontata, ma davvero ben costruita. Inoltre, l'introduzione della satira, una vera novità per la Pixar (anche se alcuni elementi erano presenti sia ne Gli Incredibili che in Ratatouille), permette anche a noi, spettatori più grandicelli, di godere appieno di questo film. Come non si possono rivedere gli Stati Uniti attuali, facendo un paragone diretto fra il reale e sempre più imperante Wal-Mart e il marchio B'n'L del film? Quest'ultimo, in questa realtà, è diventato così potente da sostituire ogni tipo di concorrenza (persino il Presidente degli Stati Uniti è lo stesso presidente dell'azienda...) e, di fatto, ogni bisogno dell'uomo viene deciso dal computer centrale della B'n'L (vestiario, cibo, ...).

Insomma un film dalle mille sfaccettature davvero imperdibile che, ancora una volta, conferma la leadership della Pixar nell'animazione 3D. Non resta che sperare che questo stato di grazia, che continua ormai ininterrotto da 15 anni, continui sempre più a lungo e che ne possa trarre beneficio anche la nuova Disney, che si appresta a tornare all'animazione tradizionale (a mio parere altrettanto bella di quella 3D imposta ormai come standard)!

Vorrei aggiungere altre due cose: non perdetevi i titoli di coda, che sono davvero unici (leggete qui) e, se avete (ancora!) voglia di una recensione un po' più tecnica, vi consiglio di leggervi quella di fantascienza.com (qui).


Wall-E
(id.)

Regia: Andrew Stanton
Durata: 97 minuti

Voto: 5/5

2 commenti: