venerdì 25 dicembre 2009

Buon Natale!



I migliori auguri dagli USA a tutti i lettori del blog! Ancora qualche giorno di pausa anche per me e poi tornerò con un paio di considerazioni che non vedo l'ora di mettere "sul campo"... Ciao a tutti!

venerdì 11 dicembre 2009

Nuova politica di privacy di facebook: nessuna!

Questa volta vi invito a leggere attentamente questo post!

Qualche settimana fa il fondatore di facebook, Mark Zuckerberg, aveva inviato una lettera a tutti gli iscritti a fb, in cui si introduceva la tanto attesa nuova politica sulla privacy del più popolare social network che, raggiunti i 350 milioni di iscritti, ormai, cominciava a mostrare tutti i suoi problemi. In particolare si sentiva la mancanza di un controllo più selettivo delle proprie cose, che, così, sarebbe stata finalmente risolta!

Ieri mi è arrivata la schermata di aggiornamento e, volendo osservare ogni dettaglio con cura, ho inizialmente selezionato la nuova configurazione di default per poi passare alle schermate specifiche. Naturalmente ero convinto che questa fosse molto più restrittiva della precedente. Invece ecco la sorpresa! La nuova configurazione di default prevede che ogni cosa pubblicata su fb (tranne qualche minimo dettaglio come numero di telefono e indirizzo) possa essere vista da TUTTIe 350 milioni di utenti di fb! Ma sono pazzi? Alla faccia della nuova politica più restrittiva sulla privacy! Questa cosa è davvero scandalosa! E il sospetto che ci siano altri interessi, come giustamente detto da Attivissimo nel suo blog, viene davvero, perchè, tra le varie impostazioni, si scopre che praticamente tutti i nostri dati risultano accessibili alle applicazioni degli amici, anche se gli amici stessi non hanno accesso a quelle informazioni. Allucinante! Se si pensa che molta gente va su fb, ma non ha minimante chiaro quanti squali circolino nell'acquario del web questa scelta non può che essere da biasimare!

Ho corretto tutto immediatamente, passando ad impostazione anche leggermente più restrittive rispetto a prima, visto il chiaro tentativo di esporre in piazza tutto quello che abbiamo su fb, con gli innumerevoli rischi per la privacy. Il mio consiglio è di porre estrema attenzione alle impostazione e, se proprio non ci volete perdere tempo, quantomeno lasciate la configurazione precedente che, paradossalmente, era molto più restrittiva. Male facebook, molto male!

lunedì 7 dicembre 2009

L'Ombra del Vento



Pochi libri hanno quella capacità di catturare il lettore come se la propria vita si dovesse interrompere per sapere "come va a finire" la storia. Sicuramente l'Ombra del Vento, primo romanzo di successo dello scrittore spagnolo Zafon, riesce davvero bene in questo intento e la cosa più divertente è che proprio nella storia stessa si narra di un libro omonimo che ammalia il lettore protagonista David e tutti coloro che hanno modo di leggerlo.
Francamente in questo caso non mi sembra nemmeno il caso di anticipare qualcosa sulla trama. Basta dire che la vicenda si sviluppa come una serie di scatole cinesi, ambientata attraverso oltre 50 anni di storia spagnola (Guerra Civile compresa), di cui noi, leggendo il libro, potremmo considerarci solo quella più esterna. Davvero affascinante! Così come Barcellona, che fa da sfondo, ma anche da motore, con i suoi caffè, le sue ville e la sua bellezza, all'intera vicenda... insomma un giallo, sì, ma anche un romanzo sentimentale, storico e psicologico. Davvero i miei complimenti a Zafon. Ora non mi resta che mettermi avidamente alla ricerca del suo nuovo romanzo, naturalmente, non per bruciarlo ;-), ma semplicemente per leggerlo con curiosità!

Carlos Ruiz Zafon
L'Ombra del Vento
2004, Mondadori

Voto: 5/5

giovedì 26 novembre 2009

Inneres Auge - Non si finisce mai di conoscere



Recentemente è uscito l'ultimo album di Battiato, Inneres Auge - Il Tutto è Più della Somma delle Sue Parti. E' un album piuttosto particolare, in quanto vi si trovano tutte le anime dell'ultimo Battiato: vi si trovano accanto, infatti, alcuni brani nuovi, tra cui la title track Inneres Auge che riporta un duro attacco contro la classe politica italiana e una nuova serie di cover. La novità, però, in questo caso, è la riscoperta dei brani dello stesso Battiato: tranne No Time No Space e Un'altra Vita, infatti, le cover proposte sono tutti brani poco noti del grande autore tra cui la mia canzone più amata (in generale): La Quiete dopo un Addio (vi ricordate? Ne parlai in uno dei post del blog a cui sono più affezionato).

In questa pagina di Wikipedia è possibile trovare un elenco dettagliato che qui vi riporto:
  1. Inneres Auge
  2. Un'altra vita (la prima versione del brano fu pubblicata in Orizzonti perduti)
  3. Inverno (cover di Fabrizio De André)
  4. No time no space (la prima versione fu pubblicata nel cd Mondi lontanissimi)
  5. L'incantesimo (la prima versione fu pubblicata nel cd singolo Il Ballo del Potere e mai inserita in un album)
  6. Haiku (la prima versione fu pubblicata in Caffè de la Paix)
  7. La quiete dopo un addio (la prima versione fu pubblicata in Ferro battuto)
  8. Stage door (la prima versione fu pubblicata nel cd singolo Shock In My Town e mai inserita in un album)
  9. Tibet (facente parte dell'album Fleurs 2, ma disponibile precedentemente solo su iTunes)
  10. 'U cuntu

Ebbene, sono rimasto davvero stupito, data la mia grande conoscenza dell'autore, nello scoprire che ben due brani (L'incantesimo e Stage Door) non li avevo mai sentiti! Sono infatti usciti nei CD di due dei singoli estratti da Gommalacca (quando ancora i singoli erano importanti) e da allora mai pubblicati. Sono entrambi molto belli (non a caso Gommalacca è uno dei miei album preferiti di Battiato), ma in particolare Stage Door è bellissima, sia come musica, che, sopratutto come testo. Vi riporto qui entrambe:




Mi sembra di viaggiare
in zone rarefatte del pensiero,
dove si affina la mia disposizione a vivere
che si inebria di stili e discipline.
In un insieme
irridente di parche voglie,
celebro il mio vanto i miei sensi la mia unicità.


Furono giorni di stanchezza assurda e depressiva,
di una totale mancanza di lucidità.
Quando ti chiedi in qualche letto sconosciuto,
che cosa hai fatto e perchè vivi in tanta estraneità.


Sapessi che dolore l'esistenza
che vede nero dove nero non ce n'è.
Il fatto è che non posso più tornare indietro
che non riesco a vivere con te né senza di te,
credimi.


Ma io vorrei essere un'aquila
vedere il piano del mondo che inclina verso di noi
e le leggi che si inchinano
lanciarmi a inseguire il tuo deserto
e i poteri solenni
e le porte dorate
cominciare di nuovo il viaggio.

domenica 22 novembre 2009

In Noctem



Ho davvero apprezzato l'ultimo capitolo di Harry Potter (il sesto). Questo, nonostante le premesse non fossero buone dato che avevano confermato il regista (ma non lo sceneggiatore: questo forse stabilisce un po' di colpe!) del disastroso quinto film. Se escludiamo infatti qualche scivolata (ed alcune decisioni assurde nel finale che peggiora rispetto al libro, ma, per fortuna, riesce a mantenere un ottimo pathos), il film è davvero ben costruito e tutti gli elementi, dagli attori alla fotografia, funzionano davvero egragiamente. Particolarmente piacevole è anche la colonna sonora (anche qui una sorpresa, visto che Nicolas Hooper aveva un po' deluso nel quinto film), il cui brano più bello... non compare nel film, ma solo nel disco. La scena in questione, che presente questo bellissimo coro sul "tema di Silente" è stata infatti accorciata fino a rimuovere il brano "In Noctem", davvero toccante. Forse il film ci ha un po' perso, ma ora è possibile recuperare quella scena con questa clip. Godetevela!

sabato 21 novembre 2009

Einaudi intervistato dal FT





Vi ho già parlato in passato (qui) di Ludovico Einaudi, uno dei miei autori preferiti.
Oggi vi vorrei segnalare questa interessante intervista del FT, che mette in luce alcuni dettagli sulla nascita del suo ultimo disco, Nightbook.

giovedì 19 novembre 2009

Owl City & iPod Gen



La foto sopra, presa direttamente come screenshot dal mio fido iPhone (anche se purtroppo qui negli USA è azzoppato per la mancata possibilità di usare la rete telefonica per la connessione ad internet) mi permette di affrontare in questo post ben 3 diversi argomenti!

Prima di tutto mi fa davvero piacere di parlarvi di questo album che qui negli USA sta davvero spopolando. Si tratta di Ocean Eyes, del debuttante Owl City (aka Adam R. Young), che, con le sue allegre melodie ad elevata influenza elettronica ha fatto un disco senza pretese, ma maledettamente divertente da ascoltare. L'ho provato solo recentemente, ma ve lo consiglio davvero. Qualcosa che porta una ventata di novità, finalmente, anche nell'ambiente pop. Posso aggiungere, in chiusura, che Radio Deejay, ancora una volta, non ha perso un colpo, visto che questa canzone è entrata da un paio di settimane anche nella nostrana 50 Songs (certo, almeno 3 mesi dopo gli USA, ma meglio tardi che mai!).

Gli altri 2 argomenti li affronto invece insieme, visto che sono collegati. Chi possiede un iPhone o un iPod touch avrà certamente notato, come me, una caratteristica dell'interfaccia di riproduzione assolutamente sgradevole (anche chi non lo possiede può capire facilmente il problema guardando lo screenshot sopra riportato): l'artwork della copertina occupa uno spazio davvero grande dello schermo, ma, se si vuole osservare anche la barra di scorrimento con i tempi, questa va a coprirne quasi un terzo, impedendo spesso di avere una visione "d'insieme" della copertina. Naturalmente si può togliere con un solo click, ma a me piace tenerla sempre attiva, per poter avere sempre tutti i comandi a portata di tap, quindi mi devo accontentare di tenerla così la vedete nella foto (e non parliamo di quando è salvato anche il testo della canzone nel file mp3, che viene aggiunto con una casella di testo che ricopre l'intera parte rimanente della schermata: orribile!).

A questo punto, però, osservando lo screenshot preso proprio da Ocean Eyes di Owl City, non potete non aver notato una caratteristica molto particolare: la scritta con autore e titolo dell'album è allineata proprio a questa barra! Non può essere un caso! Anzi, sono assolutamente sicuro che questo sia voluto... e allora, oltre che a ringraziare l'artista dell'artwork, per aver pensato a questo problema (chissà che non sia lo stesso Adam ad aver notato la cosa!), non si può non notare come questo sia un evidente segno dell'iPod generation in cui ci troviamo. Ormai l'iPod (aggiungerei anche meritatamente, tutto sommato!) è diventato lo standard assoluto per la musica digitale e anche eventuali difetti sono ormai noti e gli artisti si danno da fare per superarli... Insomma, non so cosa pensare: sicuramente la cosa è quantomeno impressionante (alcuni probabilmente la sentiranno anche un po' inquietante, come quelli che vedono in Jobs il nuovo Grande Fratello), ma mi ha fatto piacere farvela notare, per far riflettere su questo tema anche voi!

Comunque, iPod o meno, Ocean Eyes è un disco che merita davvero! Maggiori informazioni sull'autore le potete trovare nella sua pagina di Wikipedia. Mi fa piacere di notare come sia un fenomeno tutto nato sul web 2.0, soprattutto tramite myspace: dimostra che in effetti il titolo di questo post e la serie di collegamenti che ho fatto erano quantomeno appropriati!